Dieci anni di iPhone

Era il 2007 quando Steve Jobs rivoluzionò il mondo della telefonia mobile.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-01-2017]

dieci anni iphone

Era il 9 gennaio 2007 - sera in Italia, mattina a San Francisco - quando Steve Jobs presentava al mondo il primo iPhone, l'oggetto che consacrò gli smartphone come oggetto del desiderio degli anni successivi.

Non è che prima non esistessero telefonini smart: dopotutto erano gli anni in cui i BlackBerry ancora godevano della massima considerazione, e Windows Mobile cercava di dire la propria.

Che si ami Apple o che la si odi, non si può però nascondere che l'iPhone inaugurò un paradigma che tutt'oggi è ripetuto e utilizzato: schermo touch, meno pulsanti fisici possibile, e una marea di app.

«Di tanto in tanto» - aveva detto Steve Jobs al pubblico del MacWorld - «appare un prodotto rivoluzionario che cambia tutto».

All'improvviso il cellulare non serviva più soltanto per chiamare o mandare messaggi: tutta una serie di possibilità era diventata accessibile, dai giochi alla più recente esplosione dei social network.

Non a caso, uno dei primi slogan fu «Per tutto c'è un'app»: da allora, controllare il conto in banca, regolare il riscaldamento, leggere un libro o parlare gratis - o quasi - con qualcuno all'altro capo del mondo si può fare con il telefonino.

Nel 2007, per usare le parole di Apple, l'iPhone era un prodotto che ne racchiudeva tre: «Un iPod con schermo ampio e controlli tattili, un cellulare rivoluzionario e un innovativo dispositivo di comunicazione via Internet». Anche se non disponeva della connettività 3G, arrivata solo sul modello successivo.

L'azienda della Mela morsicata va ovviamente fiera dell'eredità accumulata in questi dieci anni, tanto che l'attuale CEO Tim Cook scrive: «L'iPhone è una parte essenziale delle vite dei nostri clienti, e oggi più che mai sta ridefinendo il modo in cui comunichiamo, ci divertiamo, lavoriamo a viviamo».

L'occasione per festeggiare è anche l'occasione per guardare al futuro, per il quale Cook promette meraviglie: «Nel suo primo decennio, l'iPhone ha definito lo standard per il mobile computing, ma siamo soltanto all'inizio. Il meglio deve ancora venire».

E se molti sono pronti a scommettere su questa promessa, che dovrebbe concretizzarsi in un iPhone 8 finalmente davvero "nuovo", la situazione attuale di Apple lascia pensare che un po' dello slancio di quell'ormai lontano 2007 si sia perso per strada.

Ciò sembra confermato dal fatto che, per il 2016, Tim Cook e altri dirigenti hanno percepito compensi inferiori al 2015, calo causato dal mancato raggiungimento di certi obiettivi.

E se Cook probabilmente non si lamenterà troppo se l'anno scorso ha portato a casa soltanto 8,75 milioni di dollari (rispetto ai 10,3 milioni dell'anno precedente), il declino nelle vendite degli iPhone registrato nell'ultimo trimestre del 2016 (causa della prima flessione degli introiti in 15 anni) è forse il segnale che gli utenti Apple ormai pretendono qualcosa che li lasci di nuovo a bocca aperta, come fece l'iPhone nel 2007.

Qui sotto, il keynote in cui Steve Jobs presentò l'iPhone.

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