Italiani e Wi-Fi pubbliche: comportamenti ''inaspettati'' e falso senso di sicurezza



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-07-2017]

Gli italiani sono in grado di dire se corrono o meno il rischio di essere spiati quando utilizzano una connessione in rete sotto Wi-Fi pubblica?

Una nuova ricerca di Norton by Symantec evidenzia da parte degli utenti un falso senso di invulnerabilità e un atteggiamento di indifferenza nei confronti dei pericoli insiti nell'utilizzo delle reti Wi-Fi pubbliche. Molto elevato il pericolo di mettere a rischio le informazioni personali e la propria privacy.

Il report sui rischi del Wi-Fi rivela che quasi nove utenti su dieci mettono a rischio i propri dati personali e la propria privacy ogni volta che utilizzano una rete Wi-Fi pubblica.

Gli utenti non possono più fare a meno della connessione in rete: il 40% degli intervistati dichiara di non attendere più di qualche minuto prima di accedere alla rete Wi-Fi a casa di un amico, in un bar, in un ristorante o in altri luoghi pubblici.

Tre utenti su cinque pensano che le loro informazioni siano al sicuro quando utilizzano una rete Wi-Fi pubblica; ma allo stesso tempo la metà degli intervistati non è in grado di capire se e quando una rete Wi-Fi è effettivamente sicura.

Ormai nessuno in pratica è più in grado di resistere alla possibilità di accedere gratuitamente al web tramite Wi-Fi, e ben il 60% degli italiani sarebbe disposto a fare qualsiasi cosa - o quasi - pur di avere accesso ad una connessione Wi-Fi gratuita.

Una volta online, gli utenti rivelano comportamenti quanto meno inaspettati. Il 15% degli italiani ammette di aver visionato immagini di nudo o contenuti hard durante una sessione di navigazione in rete sotto wi-fi pubblica e in luoghi alquanto singolari.

L'Italia ha una delle percentuali più alte in Europa ma molto più bassa rispetto, ad esempio, agli USA con il 20%. La palma della "spregiudicatezza" in rete per utenti che visionano materiale hot sotto wi-fi va all'India con il 31% e al Brasile con il 30%.

Di questa percentuale di italiani "spregiudicati", il 36% ammette di averlo fatto a casa di amici; il 35% in strutture alberghiere; il 33% in un bar o in un ristorante; il 30% per strada. Più bassa la percentuale di persone che visionano materiale hot nelle biblioteche (17%). Bassissimo questo tipo di utilizzo della rete sotto Wi-Fi pubblica nelle scuole o nelle università.

L'89% ammette comunque di mettere le proprie informazioni personali a rischio durante l'utilizzo di una wi-fi pubblica. Il 58% accede alla mail personale da Wi-Fi pubblico. Il 54% accede ai propri profili social. Il 47% condivide foto e video. Il 17% verifica il conto bancario o accede alle informazioni di natura finanziaria.

Sono ancora in molti a non preoccuparsi di proteggere i propri dati durante una sessione Wi-Fi: il 44% degli italiani non utilizza una soluzione VPN (Virtual Private Network) mentre un 22% non ne ha mai neanche sentito parlare.

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Gli utenti vogliono una connessione dati rapida e gratuita

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