Vivendi-Tim, la sconfitta di ogni regola

La Consob risulta finora impotente a far applicare la legge sull'obbligo di consolidamento in bilancio.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-09-2017]

consob

La vicenda delle banche fallite ha dimostrato la debolezza della vigilanza di Bankitalia sul sistema bancario: da Monte dei Paschi a Popolare di Bari, passando per Venete e Etruria, è dimostrato che Bankitalia non ha saputo impedire malversazioni, gestioni clientelari e dissennate, né danni a risparmiatori, dipendenti e correntisti, in misura inimmaginabile.

La vicenda di Vivendi (che oggi controlla Tim, ne nomina i vertici, li cambia, ma non vuole consolidare in bilancio Tim come la obbligherebbe a fare la legge) dimostra ampiamente e senza dubbio alcuno l'impotenza della Consob a controllare, a imporre la legge e a sanzionare i comportamenti contrari alle leggi. L'articolo continua qui sotto.

Per mesi la Consob è stata praticamente presa in giro su tutto: si è negato che Patuano lasciasse Tim e poi è stato sostituito da Cattaneo; si è negato che Cattaneo andasse via con una liquidazione mai vista; si è negato che Vivendi puntasse a controllare Tim e poi è stata controllata, che ne avesse il controllo e infine è stato ammesso; infine oggi si nega che il controllo e la direzione siano in contrasto con la legge vigente.

In pratica Vivendi sta riscrivendo le leggi ed è normale che persegua fino in fondo l'interesse suo e dei suoi azionisti, in primis Vincent Bolloré; quello che non è normale è che la Consob le permetta di farlo, nell'indifferenza e nel silenzio di tutta la politica italiana, tanto di governo quanto di opposizione.

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Pier Luigi Tolardo