UE: spiare le email dei dipendenti si può, ma bisogna avvisarli

Le aziende hanno il diritto di controllare le comunicazioni dei loro dipendenti, ma non possono farlo in segreto.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-09-2017]

email controllo dipendenti

Si trascina da 10 anni la vicenda dell'ingegnere rumeno Bogdan Mihai Bărbulescu, che nel 2007 è stato licenziato dall'azienda per cui lavorava perché scoperto a utilizzare un account Yahoo Messenger aziendale per comunicazioni private.

Nel 2016, un tribunale rumeno aveva deciso che l'azienda aveva agito all'interno dei limiti fissati dal diritto, e anche la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo s'era detta d'accordo.

La questione non è però finita lì: Bărbulescu ha fatto ricorso in appello e ora un nuovo pronunciamento della Corte di Strasburgo ha chiarito che i datori di lavoro possono monitorare le comunicazioni dei dipendenti, ma devono preventivamente avvisarli.

La decisione, questa volta, è definitiva. I giudici europei hanno stabilito una serie di criteri per definire il «grado di intrusione» che si può verificare in casi analoghi in cui i datori di lavoro si intromettono nelle comunicazioni dei dipendenti.

«Occorre distinguere» - scrivono i giudici - «tra il controllo del flusso di comunicazioni e il loro contenuto. Bisogna inoltre considerare se tutte le comunicazioni o soltanto parti di esse siano monitorate, e anche capire se il controllo sia limitato nel tempo e nel numero di persone che hanno accesso ai risultati».

Nel caso specifico, la Corte europea ha stabilito che i diritti dell'ingegnere non sono stati «adeguatamente protetti»; inoltre non è chiaro se l'uomo sia stato davvero avvisato del fatto che i suoi messaggi venivano visti da terzi.

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