Italia, i ransomware non si fermano

Il nostro Paese è il settimo al mondo e il secondo in Europa più colpito da questo fenomeno. Rimane alto anche il numero di app maligne scaricate.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-09-2017]

thecostofcompromise

I ransomware continuano ad abbattersi sull'Italia, che risulta il settimo Paese nel mondo e il secondo in Europa più colpito da questo fenomeno. Questo il dato che emerge dal periodo di monitoraggio gennaio 2016 - giugno 2017 e reso pubblico da The cost of compromise, il report sulle minacce informatiche che hanno caratterizzato la prima metà del 2017 a cura dei laboratori Trend Micro.

A livello globale, il report mostra che nel primo semestre 2017 le aziende hanno dovuto lottare principalmente contro i ransomware e le truffe Business Email Compromise (BEC). Ad aprile e giugno, gli attacchi dei ransomware WannaCry e Petya hanno colpito migliaia di aziende nei settori più disparati causando perdite per 4 miliardi di dollari. Le truffe Business Email Compromise, invece, hanno fatto raggiungere i 5,3 miliardi di dollari di perdite, secondo l'FBI (dato totale a partire dal 2013).

L'e-mail rimane ancora il mezzo preferito per diffondere comunicazioni spam che veicolano i ransomware o le truffe BEC. I file più utilizzati per diffondere i malware sono stati: .PDF, .XLS, .JS, .WSF e .DOCX.

Nel periodo di rilevazione gennaio 2016 - giugno 2017, l'Italia è stata raggiunta dal 2,53% di ransomware di tutto il mondo, percentuale che le fa guadagnare la settima posizione a livello mondiale tra le nazioni più colpite. Queste le prime sei: USA (15%), Brasile (12,01%), India (9%), Vietnam (5,11%), Turchia (4,60%), Messico (4,19%).

A livello EMEA invece, l'Italia è la seconda nazione più colpita con un 10,03%. In prima posizione troviamo la Turchia (18,23%), a seguire Germania (9,51%), Spagna (6,84%) e Francia (6,62%).

Il numero di app maligne scaricate nella prima metà del 2017 è di 2.033.399 e quasi raggiunge il totale di tutto il 2016, quando ne erano state scaricate 2.646.804. Il fenomeno delle app maligne si conferma un trend costante nel nostro Paese, il quarto più colpito in Europa dopo Russia, Francia e Lussemburgo.

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