Fino a 4 anni di carcere per chi registra conversazioni private telefoniche o telematiche

Un nuovo decreto del Governo introduce un nuovo reato: registrare all'insaputa conversazioni private telefoniche e telematiche.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 31-08-2018]

La nuova disciplina sulle intercettazioni telefoniche e telematiche introduce alcune novità a tutela della privacy dei cittadini. Le parti di una conversazione telefonica o telematica registrate che abbiano un carattere privato, personale, irrilevante ai fini delle indagini dovranno essere cancellate dalla stessa polizia giudiziaria prima di essere accessibili agli indagati e ai loro avvocati.

I Trojans e i worms potranno essere installati sui Pc di persone indagate ma solo su autorizzazione del PM e comunque per un tempo limitato a meno che non si tratti di indagini su terrorismo e criminalità organizzata.

Il decreto ha però conseguenze dirette sulla vita di tutti noi cittadini che, a volte, registriamo telefonate, conversazioni in chat, chiacchierate di persona. Infatti il decreto prevede pene fino a 4 anni di carcere. Viene introdotto nel Codice penale il reato di "diffusione di riprese e registrazioni di comunicazioni fraudolente". La norma prevede la reclusione fino a quattro anni per chiunque, al fine di recare danno all'altrui reputazione o immagine, diffonde con qualsiasi mezzo riprese audio o video, compiute fraudolentemente, di incontri privati o registrazioni, di conversazioni, anche telefoniche o telematiche, svolte in sua presenza o con la sua partecipazione. La punibilità è esclusa se la diffusione delle riprese o delle registrazioni avviene per esercitare il diritto di difesa o del diritto di cronaca. Il delitto è punibile con la presentazione della querela della persona offesa.

Insomma il privato che non sia un giornalista e voglia registrare o riprendere rapporti e conversazioni private con qualunque mezzo per metterle in Rete o diffonderle via WP senza il consenso formale ed esplicito delle persone con cui conversa, chatta, telefona, rischia grosso, se non è un giornalista.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo