Monaco abbandona Linux e LibreOffice e torna a Windows

Sancito l'abbandono definitivo dell'open source in favore di Windows 10 e Microsoft Office.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-11-2017]

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La città fino a ieri indicata come pioniera dell'open source, in grado di dimostrare coi fatti che si può lasciare Microsoft e vivere felici, ha deciso di tornare sui propri passi.

La decisione, che pare abbia motivi più politici che tecnici, era nell'aria da tempo ma ora è ufficiale: Monaco di Baviera smantellerà l'intera infrastruttura basata su Linux e LibreOffice costruita negli ultimi dieci anni (tra cui lo sviluppo della distribuzione LiMux) e tornerà a Windows e Microsoft Office.

A dare l'assenso per il ritorno a Microsoft è stato il comitato amministrativo: in realtà manca ancora l'approvazione del Consiglio comunale, fissata per il prossimo 23 novembre, ma si tratta soltanto di una formalità.

Le decisioni del comitato - come spiega il leader del partito dei Verdi, Florian Roth - vengono sempre approvate così come sono dal Consiglio, e anche se i Verdi intavoleranno un'ultima e dettagliata discussione in merito, i due partiti di maggioranza hanno già deciso.

Secondo Roth, si tratta di un «grave errore» che porterà a un esborso economico non indifferente da parte del Comune di Monaco, già alle prese con l'implementazione delle ultime norme sull'e-government.

«Ho la sensazione» - ha dichiarato Roth - «che il dipartimento IT non voglia farlo, ma debba perché i due partiti che hanno la maggioranza lo vogliono».

I lavori preparatori per la transizione inizieranno nel 2018, e si prevede che tutto sarà concluso entro il 2020.

Non sarà però una passeggiata. Per esempio quando, dieci anni fa, Monaco decise di adottare Linux e LibreOffice, vennero scritte numerose macro per facilitare il lavoro dei dipendenti dell'amministrazione, e ora tutto questo codice dovrà essere convertito.

«Abbiamo tra le 12.000 e le 20.000 macro e app che sono legate a LibreOffice. Ora dovremo convertirle a Microsoft Office, ma non sappiamo quanto sia difficile né esattamente quante siano» racconta ancora Roth.

L'adozione di Linux era stata sostenuta con forza appena tre anni fa dal sindaco di allora, Dieter Reiter, il quale aveva continuato il lavoro del suo predecessore (Christian Ude, fautore principale del progetto LiMux) e aveva affermato che il passaggio al sistema del pinguino aveva permesso alla città di risparmiare circa 11 milioni di euro sulle licenze e sui costi di aggiornamento hardware.

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