Nuovo elenco e privacy, l'effetto più importante

Con l'introduzione del nuovo elenco telefonico, conoscere a chi è intestato un numero sarà molto più difficile.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 26-12-2004]

Con la bolletta (o "Conto Telecom Italia", come è stata recentemente ribattezzata), così come con le bollette Fastweb, Wind o di altri gestori,riceveremo un modulo per dare l'assenso o meno a figurare nel nuovo elenco telefonico a partire dal 2006.

In pratica, come ha stabilito il Garante della Privacy, in concorso con l'Authority delle Comunicazioni, tutti gli abbonati potranno rimandare indietro al proprio gestore telefonico, senza alcuna spesa (con busta preaffrancata) il modulo dove chiedono di figurare in elenco o chiedono di non figurarvi, scegliendo, eventualmente, di figurarvi solo con il cognome senza nome, con l'iniziale, con o senza indirizzo.

Se l'utente non restituisce il modulo debitamente firmato al proprio gestore, le cose rimarrano come oggi: l'utente rimane in elenco con l'attuale dicitura, o riservato se la scelta era stata per la riservatezza.

Cosa cambia invece davvero, se l'utente non dà un esplicito assenso sul modulo? Cambia la cosidetta "reverse directory", cioè la possibilità di risalire attraverso il numero telefonico all'intestatario: l'utente, a differenza di oggi, può decidere se rimanere in elenco ed essere reperibile attraverso nome e cognome ma non rintracciabile dal solo numero telefonico, oppure essere reperibile alfabeticamente e dal numero, come sono la maggior parte dei numeri telefonici oggi.

In pratica, se un utente non rilascia assenso formale scritto, dal momento della partenza dell'elenco unico (cioè di tutti i gestori fissi e mobili) e quindi prima ancora della sua stampa e distribuzione, non sarà più possibile risalire a lui dal numero telefonico.

Si tratta di una rivoluzione non da poco: ogni giorno vengono fatte più di un centinaio di migliaia di chiamate ai vari servizi di informazione 12/412/892424 dei vari gestori (Telecom, Tim, Vodafone, Wind, Pagine Gialle) da italiani che vogliono sapere a chi corrisponde un numero telefonico; senza contare quanti lo fanno consultando uno dei tanti siti web di elenco telefonico.

Si tratta di una domanda in continua e fortissima crescita, un vero e proprio business, generato dal boom della telefonia mobile: ogni italiano che è curioso di sapere a chi appartiene il numeto telefonico apparso sul display del telefonino, che ha generato una forte crescita delle consultazioni del numero 400 (permette di sapere il numero dell'ultima chiamata non risposta ricevuta) e del 405 (le ultime 5 chiamate) da telefono fisso e del servizio "Chi è" di Telecom Italia che permette di visualizzare sul display del telefono fisso il numero del chiamante, a meno che non lo abbia fatto in modalità riservata digitando *67# prima del numero.

L'insicurezza (se non la paura) che contraddistinguono il nostro tempo fanno si che la gente sia sempre più sospettosa, guardinga, prevenuta: si diffonde la volontà di conoscere chi è che ci chiama, chi ci cerca; dall'altra parte, si diffonde la voglia di rimanere anonimi, riservati.

Con la novità dell'obbligo dell'assenso, moltissimi italiani vedranno il numero diventare riservato come "reverse directory"; si ipotizza che meno del 50% degli abbonati rimanderanno indietro il modulo (e molti di questi chiederanno di passare completamente o parzialmente riservati); di fatto l'identificazione dell'intestatario del numero fisso diventerà impossibile per la stragrande maggioranza degli italiani, così come è per la stragrande maggioranza dei numeri di telefonino.

A questo punto molte persone tenderanno a non rispondere quando vedono un numero non familiare o mai visto prima e si moltiplicheranno i casi di "falso allarme", con persone che contatteranno le forze dell'ordine senza una particolare e reale esigenza di sicurezza, ma per curiosità o paranoie.

La situazione potrebbe migliorare con l'avvento della videocomunicazione mobile e fissa: se ci si può vedere in faccia o, comunque, si accetta di farsi vedere dall'interlocutore (perché i videofonini hanno il tasto dell'assenso/rifiuto al video) cadranno un po' di prevenzioni; ma è tutto da verificare.

E' comunque interessante vedere come una decisione normativa, apparentemente banale o minima, possa cambiare in profondità abitudini e costumi sociali, ormai molto diffusi e radicati.

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Pier Luigi Tolardo