Yahoo e Creative Commons, il motore cerca-libertà

Da oggi è disponibile (in versione beta) il motore di ricerca per contenuti Creative Commons. La rivoluzione digitale ha inizio.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-03-2005]

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Yahoo ha fatto un altro passo avanti nell'open-sourcizzazione del portale, la scommessa cioè di creare "una piattaforma dove le comunità sviluppano", piuttosto che una serie di motori di ricerca per distribuire informazioni. Solo così, sono convinti, riusciranno a reggere una concorrenza sempre più ingombrante e visibile.

L'ultima feature, rilasciata ieri come versione beta, consente agli operatori di cercare nella rete contenuti contrassegnati da una licenza Creative Commons, vale a dire un'alternativa al copyright, in cui l'autore ha la libertà di consentire alcuni diritti di utilizzo dell'opera.

Il motore di Yahoo integra il dispositivo già operante in Creative Commons, e consentirà al navigatore di cercare materiale e informazioni liberamente fruibili, perchè come tali licenziati dai loro autori, superando lo spauracchio di leggi burbere e inutilmente severe come il nostro decreto Urbani.

Per contro, in questo modo si darà una grossa mano agli autori stessi, finalmente nella possibilità di far emergere i propri prodotti intellettuali in mezzo a quelli pompati dal marketing asfissiante dell'industria del copyright.

"Yahoo Search si impegna a fornire tecnologie innovative, che permettano di trovare, usare, condividere e allargare la conoscenza umana," sostiene David Mandelbrot, vicepresidente del motore di ricerca Yahoo.

Lawrence Lessig, il fondatore di Creative Commons, ha detto che il motore di ricerca è stato costituito per aiutare, promuovere e difendere l'uso di "copyright non tradizionale" tra i produttori di contenuti digitali e chiunque sia interessato a dare un vestito legale alternativo a qualunque lavoro intellettuale.

"Ogni volta che cerco di spiegare le licenze CC faccio l'esempio della foto dell'Empire State Building: non si riesce a trovarne una che sia utilizzabile legalmente per scopi non commerciali. Bene, grazie a Yahoo-CC questa foto è solo la prima delle circa 13.000 in elenco. Credo che questa sia una grande notizia per noi", ha scritto Lessig ieri nel suo blog.

Ad ogni opera disponibile, sono associate tutte le informazioni che riguardano la licenza utilizzata, cioè che cosa è concesso e non è concesso fare dell'opera, secondo lo schema delle licenze CC.

Per Yahoo, questo è solo un mattone del progetto di costruire una grande comunità di conoscenze condivise. Col suo recente ingresso nel mondo del blog, l'acquisizione di Flickr, società che gestisce immagini online, e adesso la beta di Yahoo Search-CreativeCommons, la società californiana, si sta scrollando di dosso l'immagine negativa di "vapour business", acquisita durante la bolla della new economy, sulle spalle di numerosi risparmiatori.

Il contributo di questa iniziativa alla circolazione della cultura è appena immaginabile. Non si tratta solo di facilitare chi cerca musica e testi legali e gratuiti: ma di iniziare un circolo virtuoso che incentiverà gli autori a creare utilizzando legalmente la creatività altrui, con beneficio di tutti.

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