Pagamenti via cellulare, ancora passi indietro

Contactless card: un rivoluzionario sistema di pagamento, o l'ennesima pagliacciata?



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-11-2005]

Un micro-cellulare nella carta di credito

Non da ieri, siamo convinti che l'utilizzo di uno strumento di pagamento elettronico, diffuso e bi-direzionale, possa costituire una svolta nei rapporti economici e sociali. Nel lontano 2003, il nostro Danilo Moi ne tracciò le caratteristiche.

Ovviamente, cosa c'è di più diffuso e bi-direzionale del telefono cellulare? La proposta di utilizzarlo come sistema di pagamento è così interessante, che più di qualcuno sembra muoversi in questo senso.

Se ne parla pure in questi giorni, sull'inserto tecnologico di Repubblica, dove Alessio Balbi parla dell'adozione di una sorta di "telepass via cellulare" da parte della metropolitana di Parigi.

"In Giappone, quello delle contactless card è già un fenomeno," scrive Balbi, "oggi ne circolano oltre 25 milioni, e altrettante se le spartiscono Hong Kong e Singapore". Interessante, che sia la volta buona?

Leggiamo: "11 milioni di giapponesi prendono il treno con questo sistema. Non solo, si comprano anche gli hamburger da McDonald's e si noleggiano i dvd". Come non detto, ci risiamo. È sempre il solito pagamento mono-direzionale, da privati a grossi enti, società ferroviarie, multinazionali, major discografiche.

"Tutto quello che oggi passa per schede prepagate è pronto a migrare, in tempi rapidi, nelle sim di un telefonino," continua Balbi. "La mente corre immediatamente alle partite di calcio in pay per view. Il passo successivo sono i cartelloni pubblicitari intelligenti in grado di funzionare come box office: guardo il manifesto, tiro fuori il telefonino e compro il biglietto."

La cosa si fa sempre più inquietante. Ma non è finita: "L'aspetto fondamentale della faccenda è quello che gli addetti chiamano" (udite udite) "la trasparenza del sistema: il consumatore deve portare a termine la transazione senza quasi avere la percezione che sia avvenuta. Con un vantaggio chiaro da entrambe le parti, i clienti acquistano in ogni momento e a cuor leggero, e il negozio vende di più."

Ecco svelato il trucco. Il sistema è stato progettato per sfilare al consumatore i sudatissimi soldi, senza quasi averne la percezione, a cuor leggero. Siamo alle solite, e buona notte all'economia democratica e biiettiva.

Pare proprio che le menti più semplici della nostra società, vale a dire gli economisti e i manager, si ostinino a non capire l'impatto dell'ICT sulla società e sull'economia.

Si sforzano di applicare, su ogni nuova tecnologia, le dinamiche dell'economia tradizionale, sottovalutandone in tutto e per tutto le reali potenzialità. Il loro punto di vista è annebbiato, non sappiamo quanto dall'incapacità e quanto dal desiderio di favorire i padroni di oggi.

In ogni caso la loro politica è oltremodo miope. Presto o tardi le risorse da drenare ai poveracci finiranno. E se, nel frattempo, non si sarà creato un sistema per produrre ricchezza equamente distribuita, saranno guai grossi.

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