Tronchetti caccia Rossi dal vertice di Telecom

Tronchetti decide di non ricandidare Guido Rossi alla presidenza di Telecom Italia. Forse De Sole o Pistorio al suo posto.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-04-2007]

Oggi scadevano i termini per la presentazione delle liste dei candidati per il consiglio di amministrazione di Telecom Italia, che verrà rinnovato dall'assemblea degli azionisti del prossimo 16 aprile. La novità clamorosa è che nella lista presentata da Tronchetti quale azionista di maggioranza non c'è il nome dell'attuale presidente Guido Rossi, che aveva sostituito lo stesso Tronchetti nel momento massimo di crisi dei rapporti con Prodi e con la magistratura per il caso Tavaroli.

Guido Rossi paga così l'indipendenza manifestata nei confronti di Tronchetti quando questi aveva cercato di vendere una parte della sua quota di Olimpia agli spagnoli di Telefonica, e Rossi aveva negato loro quelle garanzie che doveva dare, probabilmente, su pressione del governo Prodi che non voleva che Telecom rischiasse di passare sotto il controllo straniero.

Ora che Tronchetti ha deciso di vendere addirittura a una cordata messicano-statunitense, Rossi non serve più; il rapporto con il governo è definitivamente accantonato, Tronchetti vuole uscire dall'affare Telecom con il massimo dei soldi possibili e fa niente se questo dà un dispiacere al governo in carica; in compenso Berlusconi è con lui.

Guido Rossi ha annunciato che, anche se non ricandidato, non si dimetterà e si presenterà all'assemblea per presiederla e magari essere candidato di una lista alternativa a quella patrocinata da Tronchetti.

Al suo posto potrebbero andare gli attuali consiglieri indipendenti (cioè non espressione diretta di Tronchetti, ma comunque ricandidati da lui) Domenico De Sole o Pasquale Pistorio.

Pistorio è una personalità nel mondo dell'elettronica e non ha mai nascosto le sue simpatie per l'Ulivo di Prodi mentre De Sole, il manager che ha portato al successo la Gucci, vive negli Usa, praticamente americano, e sarebbe perfetto per presiedere un'azienda controllata dalla AT&T come potrebbe essere tra poco Telecom.

E' la seconda volta che Rossi lascia Telecom: la prima fu quando nel '98 si dimise per protesta contro la privatizzazione portata avanti dal governo Prodi, che non aveva saputo trasformare l'azienda in una public company; ora perché ha accettato di presiedere una Telecom in mano a Tronchetti, in cui Tronchetti lo ha solo usato e gettato via al momento opportuno.

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Pier Luigi Tolardo