Wind, sindacati milanesi contro quelli romani

Il 24 gennaio scioperano i lavoratori della sede Wind di Milano per protestare contro l'accordo sui trasferimenti di oltre duecento dipendenti, sottoscritto dal sindacato nazionale.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 24-01-2008]

E' una secessione a livello sindacale: le Rappresentanze Sindacali Unitarie dei dipendenti Wind di Milano, appoggiate dalle segreterie provinciali milanesi dei sindacati delle Telco e, perfino dall'assessore provinciale al lavoro, contestano l'accordo sottoscritto tra Wind e segreterie nazionali dei sindacati di categoria Cgil-Cisl-Uil a fine 2007.

L'accordo autorizza Wind a trasferire più di duecento dipendenti dalla sede di Milano a quella di Roma. Per questo i lavoratori Wind di Milano sciopereranno per l'intera giornata del 24 gennaio con un presidio davanti alla sede di via Lorenteggio.

Per il sindacato nazionale si tratterebbe di un ottimo accordo: così lo decantano, ad esempio, i responsabili della Fistel-Cisl nazionale in un articolo sul periodico sindacale Comunicare. Per le rappresentanze sindacali Wind di Milano e per il sindacato milanese, l'accordo non era da fare e il referendum che lo ha approvato non è valido, perché è stato approvato con i voti dei lavoratori delle sedi non interessate ai trasferimenti: i lavoratori milanesi lo hanno bocciato e sono quelli che ne pagheranno le conseguenze sulla propria pelle.

Si tratta della prima contrapposizione frontale fra sindacati "nordisti" e sindacati "romani" all'interno delle Telco: potrebbe fare scuola costituire un precedente soprattutto se Bernabè, come si vocifera, dovesse riconcentrare le attività della direzione generale Telecom Italia su Roma, dopo che Tronchetti l'aveva portata a Milano.

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Pier Luigi Tolardo