Il supercomputer che simula il cervello umano

Realizzato in Giappone un supercomputer molecolare utilizzando gli steroidi.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-03-2008]

Supercomputer con steroidi imita il cervello umano

Affinché le macchine del futuro siano più simili agli esseri umani, è utile che i loro cervelli siano più simili ai nostri.

Con un obiettivo del genere in mente, i ricercatori dell'Istituto Nazionale di Scienza dei Materiali di Tsukuba, in Giappone, hanno realizzato un minicomputer composto da 17 molecole di durochinone che può compiere 16 operazioni simultaneamente.

Il durochinone appartiene alla famiglia degli steroidi e grazie alle sue proprietà chimico-fisiche può assumere quattro stadi (anziché i soli due che può assumere un transistor tradizionale).

Al centro del dispositivo c'è una molecola di durochinone, la quale è circondata da altre 16 disposte ad anello; tutte sono sistemate su una superficie di oro.

L'ispirazione per questa struttura è dovuta a quella delle cellule cerebrali, che comunicano le une con le altre tramite una fitta rete di connessioni: "Tutte queste connessioni sono il motivo per cui il cervello è così potente", spiega Anirban Bandyopadhyay, uno dei ricercatori.

Semplificando, i ricercatori spiegano: se un singolo impulso applicato a un transistor permette di ottenere soltanto due possibili risultati (0 o 1), con il computer molecolare realizzato sono possibili circa 4,3 miliardi di risultati.

Tra le future applicazioni di questa tecnologia, Bandyopadhyay vede la medicina: "pensate a un insieme di macchine molecolari immesse nel sangue, se si volesse distruggere un tumore dall'interno del corpo".

La ricerca, però, va anche oltre: è già allo studio un design tridimensionale basato su una sfera di 1.024 molecole di durochinone che circonda la molecola centrale; potrebbe eseguire 1.024 operazioni contemporaneamente, e produrre 4^1.024 risultati diversi.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA