Office non supera il test OOXML

Office Open Xml è ormai uno standard Iso riconosciuto. Ma Microsoft Office 2007, che dovrebbe usarlo di default, in realtà non lo supporta.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-04-2008]

Office non supera il test OOXML

Ooxml, il formato Xml di Microsoft, è diventato ufficialmente uno standard Iso all'inizio del mese di aprile. Ha ottenuto il 75% dei voti e le voci sulle pressioni fatte dalle lobby industriali hanno gettato più di un'ombra sul processo di approvazione, ma ormai è fatta.

Resta solo un piccolo problema: Microsoft Office 2007 non supporta tale standard. Messa così, la situazione appare un po' confusa, ma c'è una spiegazione.

Office 2007 usa Ooxml come formato di default per i propri file al posto dei vecchi formati binari. Il nuovo formato è riconoscibile dall'aggiunta di una "x" alle estesioni tradizionali: .doc, quindi, diventa .docx.

L'implementazione di Ooxml in Office 2007 è però antecedente al processo di standardizzazione effettuato dall'Iso; durante le discussioni che hanno portato all'approvazione, le specifiche sono state un po' modificate rispetto a quelle originali. Il risultato è che i file prodotti dall'ultima versione della suite di Microsoft non sono nello stesso formato approvato dall'Iso.

La prova di ciò sta in un post sul blog di Alex Brown, a capo del gruppo Iso per il mantenimento dello standard Office Open Xml, noto ormai anche come Iso/Iec 29500.

Brown scrive: "I documenti di Word generati dalla versione attuale di Microsoft Office 2007 non sono conformi a Iso/Iec 29500". Il confrontro tra un documento Word attuale e lo schema strict dello standard ha prodotto la bellezza di 122.000 (circa 17 Mbyte) messaggi d'errore; meno ne ha prodotti il confronto con lo schema transitional.

La questione che ora ci si pone riguarda se e quando Microsoft deciderà di aggiornare Office 2007 affinché si conformi allo standard approvato. C'è chi teme che, dopotutto, nulla spinga l'azienda di Redmond ad affrettarsi a procedere in questo senso, sebbene conformarsi allo standard da lei stessa proposto sarebbe sicuramente un buon segno che porterebbe anche a ricadute commerciali positive.

Adeguare il proprio software affinché supporti pienamente lo standard Iso 29500 aiuterebbe anche a ridurre le voci che accusano Microsoft di continuare a tenere legati i propri utenti tramite formati di cui lei sola è padrona.

Alex Brown ha detto che prossimamente condurrà test analoghi su OpenOffice per valutarne il supporto allo standard Iso/Iec 26300, ossia OpenDocument Format.

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