Scrivere scorrendo le dita

Dopo il T9 forse sarà la volta di Swype, un nuovo metodo di scrittura intuitiva.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-09-2008]

Swype

Chiunque utilizzi un cellulare per inviare messaggi di testo conosce il T9, ovvero il metodo di immissione predittivo del testo, che permette di agevolare di molto la digitazione delle parole sulle piccole e anguste tastiere dei cellulari.

Così non stupisce che proprio Cliff Kushler (uno degli inventori del software T9, ideato alla fine degli anni '90 per le tastiere tradizionali dei cellulari che hanno più lettere sullo stesso tasto) abbia pensato e sviluppato sino al brevetto una idea adeguata ai tempi per rivisitare l'ormai vecchio sistema.

Si tratta di Swype, un sistema di scrittura ideato per dispositivi touchscreen. Il software, pensato per essere utilizzato tramite uno stilo o un dito su una tastiera Qwerty virtuale che compare sul display, permette di comporre le lettere della parola desiderata senza staccarsi mai dallo schermo, con un movimento unico e continuo: un dizionario preinstallato intuirà la parola voluta o suggerirà le possibili alternative che si adattano al movimento fatto.

Stando alle specifiche, il metodo piuttosto intuitivo e veloce: viene inserita automaticamente la spaziatura tra le parole, e tramite il vocabolario integrato si possono correggere errori di digitazione, come già avviene sui Pc con il correttore grammaticale automatico; le parole accentate non richiedono alcuna operazione aggiuntiva, in quanto vengono riconosciute dal software e direttamente inserite. Naturalmente, è possibile impostare parole nuove che il programma "imparerà" e memorizzerà per il successivo utilizzo.

In questo modo dovrebbe essere possibile inserire testo piuttosto velocemente, sino a 50 parole al minuto, utilizzando un'evoluzione del riconoscimento predittivo della parola desiderata e sfruttando un concetto consolidato in tutti gli utenti di cellulari, cambiandone solo un poco i gesti.

Le possibilità di mercato di Swype sono ottime, in vista di un sempre maggior numero di strumenti dotati di tecnologia touchscreen. Ma c'è già un concorrente. Infatti un sistema molto simile, Shapewriter, è scaturito da uno studio di Ibm e ha il vantaggio di risultare disponibile per l'iPhone Apple e per i Tablet Pc, puntando anche al porting su Android (il telefonino di Google).

Lasciando dietro di sé anche le tastiere Qwerty fisiche di oggi, il futuro della scrittura sui device non solo mobili potrebbe essere in punta di dito, grazie a veloci e fluidi movimenti di polso.

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