Come utilizzare il motore di ricerca più famoso del mondo per carpire informazioni utili sulle vulnerabilità dei siti web.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-01-2005]
Il worm Santy è stato solo l'inizio. L'utilizzo di Google da parte di codici virali e hacker alla caccia di vulnerabilità si diffonderà sempre di più. Che il Google Hacking sia in crescita lo si può affermare dando un'occhiata alla grande mole di materiale presente su Internet, utile per capire come far diventare il motore di ricerca uno strumento potente in mano a cracker o esperti di sicurezza.
Un sito di riferimento in questo senso è http://johnny.ihackstuff.com/ che raccoglie un vero e proprio Google Hacking Database, sorta di Bibbia che presenta esempi concreti di utilizzo di Google come strumento utile per un black hat. Su Amazon è addirittura possibile acquistare il libro scritto da Johnny Long (autore del sito citato) e intitolato Google Hacking for Penetration Testers.
Per poter padroneggiare le tecniche di Google hacking è necessario conoscere l'utilizzo di funzioni di ricerca avanzate. Non tutti sanno che Google può infatti utilizzare degli operatori all'interno del campo di ricerca in grado di produrre risultati molto interessanti per un cracker alla ricerca di informazioni e vulnerabilità. Ecco in sintesi gli operatori di ricerca utilizzati per estrarre preziose informazioni dalle pagine web indicizzate da Google:
Gli esempi presentati sono molto semplici ma esistono tecniche molto più raffinate di Google hacking. A chi volesse approfondire l'argomento consiglio la lettura di The Google Hacker Guide, una guida completa scaricabile dalla sezione download del sito di Johnny Long previa registrazione gratuita.
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