Migliorano i rapporti tra Telecom Italia e l'Autority?

Il nuovo Gruppo Dirigente di Telecom Italia si è recato in pellegrinaggio presso l'Autority per le Tlc di Napoli. Scopo: implorare di ricevere maggiori grazie dal Garante Cheli e dai Commissari. In cambio, la promessa di migliorare il servizio.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-01-2002]

La nuova proprietà e i nuovi manager di Telecom Italia hanno voluto iniziare il nuovo anno con un pellegrinaggio nella sede napoletana dell'Autority per le Tlc.

Lo scopo è quello di propiziare migliori rapporti tra l'ex monopolista e l'Autorità di controllo e regolazione italiana, dopo un 2001 non facile e teso per l'impatto delle decisioni di Cheli e degli altri Commissari sulle strategie di Telecom Italia.

Marco Tronchetti Provera, nuovo Presidente di Telecom, per le relazioni Telecom-Garante vorrebbe rifarsi al modello americano: qui l'organismo federale tollera che i soggetti prevalenti portino avanti i loro programmi, anche se la concorrenza non cresce, e anche se per il sistema e per i clienti ne vengono benefici in fatto di costi minori e di maggiore qualità dei servizi.

In sostanza Tronchetti Provera offre al Garante uno 'scambiò virtuoso: in cambio della fine delle regole penalizzanti, Telecom Italia si impegna per lo sviluppo della banda larga e di servizi innovativi.

Tronchetti Provera si rifarà anche al modello americano, ma negli Usa non esiste un ex monopolista predominante con il peso e la forza del Gruppo Telecom Italia nella telefonia fissa e mobile (e nelle directory). Se Telecom si lamenta di essere stata penalizzata e frenata, secondo gli altri concorrenti, invece, il Garante avrebbe dovuto 'colpirlà di più.

Lo scambio virtuoso, però , potrebbe avere dei vantaggi anche per i consumatori: occorrerà attendere l'uscita del Piano Industriale, atteso in Febbraio, per capire di più quantità e natura degli investimenti di Telecom Italia nella banda larga.

La scelta di puntare sulla banda larga non ha più alternative: se è vera la tesi di Telecom (e in parte lo è) secondo la quale lo sviluppo di un'offerta di massa di flat rate sul mercato dei collegamenti su banda stretta per Internet potrà creare problemi di congestione e rallentamento sulla rete telefonica tradizionale, sulla potenziamento della banda larga non si può attendere oltre.

In questo caso, la decisione dell'Autority (che presto si dovrebbe tradurre concretamente in offerte per i clienti) di obbligare Telecom Italia di dare ai suoi concorrenti la possibilità di vendere flat rate per Internet, avrebbe sortito un effetto positivo sulle strategie Telecom Italia.

Appare chiaro che lo spazio per un'Autority Nazionale nel settore delle Tlc si ridurrà sempre di più. Telecom Italia, probabilmente, sarà costretta a muoversi più verso Bruxelles che verso Napoli, concertando magari la propria azione con gli altri ex monopolisti: da Deutsche Telecom a Telefonica, da British Telecom a France Telecom.

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Pier Luigi Tolardo

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