L'app che ti rivela i sentimenti altrui

Con i Google Glasses è un'accoppiata invidiabile.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-04-2015]

shore riconosce emozioni google glass

Nonostante recentemente siano stati dati per spacciati (ma Google smentisce), i Google Glass ci hanno insegnato a considerare sul serio le conseguenze di una tecnologia indossabile che si integra nella vita di tutti i giorni.

Un dispositivo in grado di offrire informazioni che si sovrappongono alla visione del mondo che ci circonda - poco importa che abbia la forma di un paio di occhiali, di lenti a contatto o di qualcosa di ancora diverso - può infatti avere un impatto importante sul modo in cui interagiamo con le persone.

Al Fraunhofer Institute lo sanno e anni fa hanno iniziato a sviluppare un'app che ha trovato negli occhiali di Google il proprio ambiente ideale, poiché è in grado di rilevare le emozioni provate delle persone.

Il software in questione è stato chiamato Shore, acronimo che sta per Sophisticated High-speed Object Recognition Engine (Motore per il riconoscimento degli oggetti sofisticato e ad alta velocità) e, analizzando il viso di una persona, è in grado di identificarne il genere, l'età approssimativa e le emozioni di base mostrate dall'espressione.

Immaginiamolo all'opera sui Google Glass: potrebbe essere utile per fornire informazioni continue sulle persone che ci circondano e, sebbene per questioni di privacy Shore non identifichi gli oggetti inquadrati, in teoria la tecnologia per aggiungere anche questa funzione c'è già.

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La parte più interessante è la capacità di capire se una persona è arrabbiata, felice, triste o sorpresa; altrettanto notevole è il fatto che la capacità di identificare il genere ha un'accuratezza del 94,3%.

Secondo i ricercatori del Fraunhofer, Shore può trovare un gran numero di applicazioni pratiche. Per esempio, può essere integrato in un sistema da montare sulle automobili e che rilevi la stanchezza dell'autista; oppure, installato su un dispositivo come i Google Glass, aiutare le persone colpite da prosopagnosia (l'incapacità di riconoscere correttamente i volti delle persone) a interagire con chi le circonda, e quelle affette da autismo a capire quale emozione sta provando il loro interlocutore. L'articolo continua dopo il video.

Altre applicazioni ancora si potrebbero trovare nel settore del marketing per valutare immediatamente la reazione della gente a determinati stimoli.

Shore è disponibile per il download sotto forma di demo, utilizzabile soltanto a scopo di test e per poche settimane; chi volesse farne un uso più esteso deve contattare il Fraunhofer Institute.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 6)

Francamente non ci avevo proprio pensato... sarà perché sono almeno 20 anni che non esco sperando di cuccare... :wink: :lol:
9-4-2015 15:01

eddai, confessa che è un aiutino non da poco, quando esci sperando di cuccare!
9-4-2015 14:29

L'idea in se può avere un suo utilizzo pratico e condivisibile come quelli riportati nell'articolo, temo però che, come sempre più sovente accade di questi tempi, gli scenari più probabili di futuro utilizzo di questa tecnologia siano quelli descritti da Aldo o Fergus o magari anche come integrazione alla macchina della verità... :roll:
8-4-2015 19:21

{Fergus}
@ice Eh, si sa che gli orientali sono imperscrutabili :-) Un'applicazione carina, che però non so proprio a chi possa essere utile, anche considerando cosa scrive Aldo. Forse piacerà agli agenti segreti e ai politicanti?
8-4-2015 11:37

{ice}
ho provato l'applicazione di cui si parla a Berlino, nell' HUMBOLDT BOX, uno spazio istituito per raccogliere fondi per la ricostruzione del palazzo reale. Ho notato che l'app sballa completamente con i volti con lineamenti orientali
8-4-2015 08:29

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