Dumbo, l'autocensura e il politically correct

Cassandra Crossing/ Perché sorridere sul bollino rosso di Dumbo e degli Aristogatti è sbagliato.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-02-2021]

dumbo censurato

Cassandra si preoccupa spesso delle questioni tecnologiche e legali, ma è più preoccupata per le questioni legate alla cultura, e ancora di più per condizionamento del comportamento, particolarmente se nascosto o poco evidente.

Ma prima il fatto: la Disney, compagnia nota non solo per la sua dimensione economica e la sua spregiudicatezza finanziaria, ma anche per essere estremamente conservatrice da tutti i punti di vista, ha ritenuto di dover creare, sulla sua piattaforma Disney+, un sistema di segnalazione per la presenza di scene inadatte ai minori, che ha colpito molti dei suoi "classici" dell'animazione, sconsigliandoli ai minori di 7 anni.

Se da una parte siamo abituati a considerare "normale" la censura di contenuti sessualmente connotati o violenti, certamente questo non può riguardare Dumbo, Romeo degli Aristogatti o Mowgli (Il figlio della giungla).

E' meglio sgombrare subito il terreno da una questione che non si può liquidare con una risata. Da un punto di vista aziendale o finanziario, l'iniziativa della Disney non sarà forse completamente azzeccata ma ha perfettamente senso; particolarmente negli Stati Uniti la "political correctness" è condizione necessaria per mantenere un business ed evitare anche costosissime class action. (Inciso: Cassandra si scusa per aver usato ben cinque parole inglesi nella frase precedente! Non fatelo a casa.)

Quindi dove sta il problema? Sta nell'esistenza di spinte estremiste alla correttezza verso l'ideologia dominante, spinte che non si fanno scrupolo di arrivare alla caccia alle streghe, al revisionismo storico e alla manipolazione mentale. Cassandra è d'accordo con molte di queste posizioni, ma è totalmente in disaccordo su certi metodi con cui si cerca di promuoverle. Parlare seriamente di censurare opere perché, figlie della loro epoca, dicono cose non allineate col pensiero dominante odierno, è revisionismo storico; riscrivere la storia è un'arma di controllo mentale, e per questo, e per altri altrettanto importanti motivi, non è accettabile.

Che sia la censura di un capolavoro cinematografico, oppure il linciaggio di un personaggio pubblico per una frase detta in un'email, queste manifestazioni perverse di "political correctness", o in altri termini di adeguamento forzato a un'ideologia dominante, non possono essere accettate.

Purtroppo viviamo nuovamente in un mondo dove non solo si accetta la censura, ma addirittura ci si autocensura per paura delle conseguenze; viviamo in un mondo dove questa deriva illiberale non viene percepita appieno, perché non è imposta da una polizia segreta, ma da uno strisciante condizionamento mentale causato principalmente dalle comunità sociali e dalla loro manipolazione.

Ci si autocensura non per paura che uomini in divise anonime sfondino la porta e ti portino via con un sacco infilato sulla testa, ma per paura di perdere popolarità e magari essere linciati sui social. E sia per una multinazionale che per un individuo, non è una bella cosa.

Non fa ridere; è una tragedia per tutti.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 19)

{Fabio}
un giorno ci obbligheranno a doverci rivolgere a un pubblico misto con i due termini maschile e femminile. E cosa diremo prima, per paura di offendere qualcuno, signore e signori o il contrario? O forse introdurranno la neolingua di orwell e il problema non si porrà più
12-2-2021 17:38

{babette}
bah. a me ricorda i Bücherverbrennungen (roghi dei libri; non conoscevo il termine corretto tedesco, viva internet) nazisti o l'index librorum prohibitorum (indice dei libri proibiti, viva internet "bis")
11-2-2021 09:45

Mi sa che, per certi versi, stiamo già facendo di peggio. Condivido in pieno il Cassandra pensiero su questo tema.
8-2-2021 19:26

Torneremo a mettere le mutande alle statue e al Giudizio universale?
7-2-2021 21:04

{Mehary68}
Gli USA sono un territorio estremamente critico per via della enorme varietà di etnie; se a questo sommiamo una educazione che spinge le persone a competere per ogni cosa e rende normale usarsi gli uni con gli altri, non mi sembra ci sia tanto da stupirsi per il politically correct in ogni condizione della vita quotidiana,... Leggi tutto
7-2-2021 12:16

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