Dopo quarant'anni Sony scommette su un degno erede di Trinitron.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 16-04-2007]
Al Display 2007, un salone specializzato in schermi televisivi e non, per una volta la vedette della mostra è stato un televisorino da 11 pollici, grande come quelli che stanno nelle seconde case al mare o in montagna. La novità non consiste nelle dimensioni ma nella tecnologia riassunta nel nome, Organic Light Emitting Diode, che diverrà presto più famoso di quello dei cugini della famiglia Led.
Oled è il nome di battaglia degli schermi a venire, anche se secondo gli esperti del settore la tecnologia adottata non è di ieri né dell'altro ieri. Il sistema è stato inventato da Kodak già all'inizio degli anni '80 e, a causa dei proibitivi costi di produzione, ha trovato applicazione solo parziale nei piccoli schermi, come quelli dei Pda o delle autoradio. Tuttavia Sony scommette sul suo futuro sviluppo in considerazione dei suoi punti di forza a fronte delle tecnologie sin qui adottate.
A parte il contrasto molto più elevato, lo schermo si attiva mediante il passaggio di una lieve corrente elettrica attraverso una pellicola luminescente di composizione organica; dunque niente più retroilluminazione e consumi ridottissimi di energia. Altro punto a favore: il minor peso, poiché si parla di circa tre millimetri complessivi di spessore.
La durata media è di circa sette anni, prima che lo schermo cominci a perdere luminosità e contrasto, anche se se prove di laboratorio e l'impiego "su strada" danno sovente risultati assai diversi. Altro svantaggio sono le dimensioni (per ora) limitate, proprio adesso che l'industria ci aveva abituati ai megaschermi ed è in arrivo l'alta risoluzione per tutti.
D'altra parte, dopo i fasti dei decenni passati, Sony è in cerca di una nuova identità ipertecnologica; abbandonata definitivamente la soluzione Trinitron lo scorso anno, ha di recente rinverdito i suoi allori nel settore solo attraverso una joint venture col gigante coreano Samsung e non si nasconde le difficoltà della soluzione che propone.
Chisato Kitsukawa, responsabile delle pubbliche relazioni della casa giapponese, conferma: "Ci rendiamo conto che nei primi tempi sarà difficile scalzare l'attuale tecnologia degli schermi piatti, che abbinano prezzi ragionevoli alle grandi dimensioni, né è certo che l'Oled potrà sostituire completamente l'Lcd. Inoltre, soluzioni tecnologiche ancora diverse sono in preparazione nei nostri laboratori e in quelli di altri fabbricanti; si tratta di soluzioni concorrenti e piene di promesse per l'avvenire, nelle quali si combinano i vantaggi dei tubi catodici e degli schermi piatti".
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