Il Sudoku entra in classe

In alcuni atenei e scuole superiori a indirizzo informatico si starebbe valutando l'opportunità di inserire nella didattica il rompicapo giapponese.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-05-2007]

sudoku

I fissati del Sudoku li trovi ormai dappertutto, armati di gomma e matita e concentrati a riempire le ottantun caselle, di tutte le età e indifferentemente dei due sessi, anche se giureremmo che il miglior approccio alle varie tecniche di soluzione si riscontrino tra le giovanissime e sono proposti da vari quotidiani persino nelle edizioni speciali sul web.

Esiste ovviamente anche un campionato mondiale dei solutori mentre i matematici di professione più seriosamente si sono cimentati in calcoli per definire il numero minimo di caselle che è necessario proporre inizialmente per arrivare ad una soluzione univoca e quante invece per una soluzione multipla.

Chiarito tuttavia da subito che il Sudoku non è un gioco matematico in quanto non è basato su alcuna proprietà dei numeri, resta da capire l'eventuale rapporto con l'informatica; ma tutto appare meno incongruo se facciamo riferimento ad alcune somiglianze con la programmazione vincolata, che fornisce ambiente e metodi per la soluzione di problemi definiti, collocabili in intervalli aperti o chiusi.

Questo tipo di programmazione è divenuta un pochi anni un mezzo irrinunciabile per la soluzione automatica di problemi scientifici e industriali; può essere indirizzata alla realizzazione di prodotti industriali come alla gestione del traffico cittadino, alla robotica come al controllo dei voli negli aeroporti, a pianificare la produzione come a definire la strategia dei prezzi nel trasporto pubblico. Insomma, un mix di problemi combinatori che cerca un metodo univoco di soluzione.

In sostanza, il campo d'azione può utilmente riversarsi in tutte quelle problematiche che prevedano una pluralità di soluzioni tra le quali poter scegliere quella ottimale in riferimento all'obiettivo che si vuole perseguire; ad esempio in relazione ai costi o ai tempi di esecuzione o all'ottimimizzazione delle risorse in genere.

Il punto di arrivo di questa sorta di constraint programming modulare dovrebbe essere un approccio diverso dal solito all'intelligenza artificiale ma per ora contentiamoci di giocare, magari anche in classe durante le ore meno appassionanti.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (0)


La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Per quale motivo NON sei (più) sul social network più famoso?
Facebook mi ha stufato. Preferisco godermi Internet.
Non voglio che gli altri si facciano i fatti miei.
Ho da fare. Facebook mi fa perdere tempo.
Amo di più la vita reale.
Non voglio che si sappiano in giro i miei segreti.
Non ho testa per Facebook in questo momento.
A mia moglie (marito, fidanzat*, ragazz*) dà fastidio che io sia su Facebook.
Facebook vende i nostri dati e non rispetta la privacy.
Mi sono accorto che iniziavo a farmi sempre di più i fatti degli altri.
Facebook è morto. Io adesso uso Twitter (o Google+, Pinterest ecc.)

Mostra i risultati (4417 voti)
Maggio 2024
Imparare l'hacking
Il passaporto elettronico si farà alle Poste, anche nei comuni più grandi
Google infila la IA dappertutto
Il reddito universale di base secondo OpenAI
Windows 11 24H2 cripta tutti i drive all'insaputa dell'utente
L'app per snellire Windows 11 rimuove anche la pubblicità
Netflix, utenti obbligati a passare agli abbonamenti più costosi
Aprile 2024
La fine del mondo, di silicio
Enel nel mirino dell'Antitrust per le bollette esagerate
TIM, altre ''rimodulazioni'' in arrivo
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Le tre stimmate della posta elettronica
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 29 maggio


web metrics