Hacklab: FreakNet MediaLab

Prosegue il nostro viaggio negli hacklab italiani: siamo andati a Catania, dove ha sede il FreakNet MediaLab e dove a giugno si terrà il quarto hackmeeting, il raduno degli hacker italiani.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-05-2001]

Dopo aver parlato la scorsa settimana con i ragazzi dell'Underscore di Torino, ci trasferiamo nel profondo sud, a Catania: è qui che ha sede il FreakNet MediaLab.

Il FreakNet MediaLab, con l'aiuto del centro sociale Auro (dove ha sede l'hacklab), in questi giorni è alle prese con l'organizzazione dell'hackmeeting, ovvero il meeting nazionale degli hacker italiani che si terrà a Catania dal 22 al 24 giugno. Il nostro referente dell'hacklab catanese è Asbesto, una delle figure più note nel panorama telematico nazionale e con un fiorente passato da hacker. E' con lui che è avvenuta la nostra chiacchierata.

ZEUS News: Manca poco più di un mese all'hackmeeting: quali sono le iniziative previste? C'è già un programma di massima?

Asbesto: Il programma di massima è in corso di discussione sulla mailing list hackmeeting@kyuzz.org. Si tratta di un work-in-progress continuo. Le ultime novità saranno presto su www.hackmeeting.org, e prevedono corsi e seminari tecnici di altissimo livello.

ZEUS News:La definizione di "hackmeeting" in effetti non può essere ridotta al solo "raduno degli hacker": puoi spiegarci meglio di cosa si tratta?

Asbesto: Ti rispondo citando il proclama di apertura dell'edizione 1998 dell'hackmeeting, e che per molti versi può essere riproposto anche quest'anno: "Un hackmeeting sono tre giorni di campeggio, tre giorni di seminari autorganizzati e autogestiti, tre giorni di corsi per chi vuole saperne di più, tre giorni di connettività 24 ore al giorno per chi si porta il suo computer, tre giorni di gare, sfide e tornei su tutto lo scibile e giocabile, tre giorni per incontrare faccia a faccia le persone che si conoscono così bene ma solo via mail o via chat".

ZEUS News: E' vero che quello di giugno sarà un hackmeeting "unplugged", ovvero senza connessione a Internet? Perché?

Asbesto: Per svariati motivi. Primo, il motivo economico: il FreakNet MediaLab di Catania ed il CSA Auro sono realtà completamente differenti dai normali centri sociali. Qui tutto si fa in economia e soldi se ne vedono pochi. Quindi risulta difficile trovare una connessione dedicata alla rete, che costi poco. Ancor più difficile trovare i soldi. Il secondo motivo è in realtà una scelta ben precisa: stroncare le connessioni internet verso l'esterno, in quanto praticamente inutili (non ha molto senso venire a un meeting per poi stare collegati 3 giorni a scaricare Mp3 da Napster). Privilegeremo invece la rete interna, quindi lo scambio interpersonale fra i partecipanti all'evento, che metteranno essi stessi a disposizione i propri contenuti. Ovviamente vi sarà una minima connessione verso l'esterno, per l'ufficio stampa, per l'aggiornamento delle pagine web, e i servizi essenziali.

ZEUS News: E' previsto l'arrivo di molti hacker una settimana prima dell'inizio ufficiale del meeting: come mai?

Asbesto: Sempre per la differenza fra il CSA Auro e molti altri: siamo in pochi. Per cui sarà necessario l'aiuto di qualche "esterno" per poter realizzare i cablaggi e le infrastrutture di rete (e non) necessarie all'evento.

ZEUS News: Quali sono le cose di cui avete maggiormente bisogno in questo momento per l'organizzazione?

Asbesto: Potrei fare un elenco: soldi, cavi, connettori, hub, schede di rete, spine, cavi elettrici, gente per lavorare, crimpatrici, attrezzi vari... in pratica qualsiasi cosa possa essere utile. In particolar modo ultimamente ci servirebbero cavi di rete e hub. Inoltre un finanziamento per i bagni portatili sarebbe l'ideale: questo è un altro problema che dovremo risolvere.

ZEUS News: Perché per il quarto anno consecutivo l'hackmeeting si tiene in un centro sociale?

Asbesto: E perché no? E' un sodalizio che funziona sin dal primo hackmeeting e tutti si trovano bene così.

ZEUS News: Non sarebbe più agevole affittare le sale convegni di un albergo, come avviene per i meeting americani, e far alloggiare gli hacker nelle stanze dello stesso albergo?

Asbesto: A mio avviso no: tralasciando i pipponi superpolitici con cui qualcuno impesterebbe volentieri la mailing list hackmeeting, si tratterebbe di spendere molti più soldi, di far pagare l'ingresso o il pernottamento ai partecipanti, e di essere sicuramente più limitati nella libertà di fruizione e autogestione dell'evento. Un meeting in un centro sociale garantisce a tutti, al prezzo di qualche scomodità, una totale autogestione della propria presenza.

ZEUS News: Torniamo al FreakNet MediaLab: quando è nato, e come?

Asbesto: Il FreakNet MediaLab nasce da lontano, da una rete di BBS chiamata FreakNet fondata nel 1995 (di questa rete ha fatto parte anche Running FREE, la bbs da cui in seguito ha avuto origine ZEUS News - ndr). All'incirca nel 1998 ebbi l'idea di creare un "club" di appassionati di informatica da qualche parte. L'idea giacque nella rete e nella mia mente fino ai primi del 1999, quando il posto ci venne offerto dal CSA Auro di Catania. Ricordo una inaugurazione con spumante e musica, avevamo 1 Pc 286 IBM e un Olivetti 386 con hard disk da 40 mega, su cui installai il primo Linux (si chiama MIR, ed è tuttora in rete nel nostro laboratorio). Poi cominciarono ad arrivare donazioni, pezzi di computer trovati nella spazzatura, cominciammo ad aprire al pubblico offrendo i primi servizi di email.

ZEUS News: Di cosa vi occupate normalmente? Quali sono i vostri obiettivi?

Asbesto: Il nostro scopo è e resta quello di mettere a disposizione gli strumenti dell'informatica presso quelle persone che non hanno la possibilità materiale o economica per poterne disporre: disoccupati, immigrati, studenti, e cittadini in genere. Ora abbiamo circa 350 utenti registrati, e offriamo servizi di posta elettronica, videoscrittura, impaginazione, stampa, ricerche su svariati database, tool di programmazione, programmi scientifici, videoscrittura e navigazione in lingua araba, nonché corsi di informatica di base e avanzati (il tutto, ovviamente, sotto ambiente Linux) già frequentati con successo da un centinaio di studenti.

ZEUS News: Veniamo alle dolenti note. Il centro sociale Auro è attualmente a forte rischio di sgombero. Qual è la situazione attuale?

Asbesto: La situazione attuale è deprimente: la giunta comunale sembra fingere di non vedere tutto ciò che abbiamo realizzato, e ci scarica addosso tonnellate di calunnie, con la ferma intenzione di mandarci via, senza alcun valido motivo. Ci è stata consegnata una ingiunzione di sfratto alla quale stiamo facendo ricorso. Come se non bastasse, la stampa locale non fa altro che ignorare qualsiasi nostro comunicato, dando invece ampio risalto alle calunnie di questi consiglieri comunali che potrei definire quasi "inquisitori".

ZEUS News: Cosa succederà se vi ritroverete senza una sede?

Asbesto: Il nostro problema principale sarà ovviamente dove andare: dove sposteremo 40 computer? Dove sposteremo circa 30 terminali, e centinaia di chili di hardware e strumentazione? Dove potremo portare le centinaia di volumi della biblioteca e della emeroteca? Ad ogni modo, la nostra intenzione è certamente quella di resistere e di non andarcene, poiché siamo evidentemente nel giusto, e le famigliole del quartiere che portano da noi i loro bambini per le ricerche scolastiche su internet non fanno altro che darci ragione. Le ultime notizie sulla nostra situazione sono comunque reperibili sul nostro sito www.freaknet.org, su cui troverete anche tutta la rassegna stampa.

ZEUS News: Pensi che dopo le elezioni di domenica la situazione cambierà?

Asbesto: Non credo proprio: quale che sia il risultato, l'ottusità e l'ignoranza sono malattie difficili da estirpare. Ma siamo nel giusto, siamo dei bravi ragazzi, coscienti di aver fatto un lavoro stupendo e che c'è ancora molto da fare. Comunque andrà, per noi sarà un successo.

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