Non ci saranno più distinzioni tra comunicazioni email, chat e social network: è quanto promette Google con il lancio di Wave, la piattaforma di collaborazione che vuole modificare radicalmente il modo di comunicare: chiunque potra' cavalcare l'onda di informazioni.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-05-2009]
Mentre Microsoft si concentra nel rinnovamento della ricerca online, Google va in una direzione più "sociale" con Google Wave, un software in fase sperimentale (per ora è disponibile solo in anteprima per gli sviluppatori) che vorrebbe rivoluzionare la comunicazione via Internet.
Google ci ricorda che gli strumenti di base - email e instant messaging - risalgono agli anni '60; da allora sono nate nuove forme di comunicazione, dai blog a i wiki ai documenti collaborativi. Così ora è tempo di un ulteriore passo in avanti che consiste in un nuovo modello di comunicazione.
La parola che sembra stare alla base dell'intera idea è "integrazione": integrazione tra email e chat, tra conversazioni e documenti.
Una Wave, un'Onda, si compone in parti più o meno uguali di comunicazioni e documenti; può comprendere testo, immagini, video, mappe e tutto ciò che può venire in mente, dai servizi di Facebook e Twitter a Google Docs.
All'onda si potranno associare delle persone (i "vecchi" destinatari), che a loro volta riutilizzeranno le informazioni ricevute, le modificheranno o ne aggiungeranno altre, e assoceranno nuove persone.
Così l'onda raggiungerà nuovi destinatari e si espanderà, favorendo la collaborazione e la condivisione istantanea. Non sarà necessario aspettare una risposta, come nell'email: i collaboratori potranno vedere il testo nel momento stesso in cui viene digitato, mentre prende forma sotto i loro occhi.
La funzione Playback, poi, permetterà di riavvolgere l'onda e vedere come si sia sviluppata ed evoluta nel tempo grazie ai singoli contributi.
Da un lato c'è chi vede Google Wave come un potente strumento professionale per la condivisione delle informazioni in tempo reale e per facilitare il lavoro da remoto.
Dall'altro c'è chi teme che ogni comunicazione venga ridotta a un "instant messaging ricco", in cui la fretta di far sapere qualcosa agli altri supera l'importanze del messaggio stesso, o la riflessione che ne potrebbe stare alla base. Il mezzo, in un certo senso, diventa il messaggio.
Google crede molto in questo progetto, le cui fondamenta poggeranno sulla versione 5 dello standard Html e sulle proprie Api (un giorno, in un futuro non precisato, Wave diventerà open source).
L'azienda di Mountain View è una grande fan di Html 5 e in particolare del tag Video che con esso debutterà: sogna un mondo in cui non deve più dipendere da Adobe Flash ma può far funzionare YouTube solo con Html e JavaScript.
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