Le statistiche Ocse ci dicono che le tariffe del mobile in Italia sono troppo care. Ma è davvero così?
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-08-2009]
Secondo una recente indagine Ocse, pubblicata in questi giorni, in Italia le tariffe dei telefoni mobili sono molto più care che in altri Paesi europei come Olanda e Gran Bretagna.
Come tutte le indagini comparative, anche questa va valutata in base ai parametri di riferimento: l'indagine è senz'altro veritiera se si prendono a riferimento le tariffe "ordinarie" cioè quelle standard, fuori da promozioni e offerte speciali.
Come ben sappiamo, però, nella telefonia mobile italiana è tutta una promozione: dalle "card natalizie" che iniziano a novembre e terminano a gennaio, alle promozioni estive da giugno a settembre, passando per weekend e pacchetti di Sms, il mercato della telefonia mobile è molto più simile ad un supermercato, in cui si vive ogni giorno di offerte speciali; la rigidità di tariffe fisse e uguali nel tempo caratterizzano invece altri mercati.
Con le offerte flat attuali i costi scendono moltissimo, ma queste offerte richiedono spesso, per esempio, una formula di abbonamento con carta di credito o Rid bancario ancora poco apprezzata da famiglie e utenti privati, legati ancora al prepagato, e molto più apprezzata da imprese e lavoratori autonomi.
C'è poi quasi un milione di clienti che salta come Tarzan da un gestore all'altro, riuscendo a telefonare gratis o quasi.
Insomma, le possibilità di risparmiare sono ampissime anche se, effettivamente, le telefonate da mobile verso i telefonini di altri gestori sono ancora troppo care e hanno un margine eccessivo per i gestori italiani, come pure quelle da fisso a mobile.
Il problema semmai è di un'informazione sulle tariffe spesso poco trasparente e affidata più ai meccanismi della pubblicità suggestiva emotivamente ma poco precisa, che domina il mercato italiano e non sempre aiuta il consumatore a fare le scelte più convenienti.
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