Per il "padre di Internet" le preoccupazioni circa la privacy dei dati personali consegnati a Google è del tutto immotivata.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-11-2009]
"Google non sa chi siete": a dichiarare perentoriamente inutili le preoccupazioni di chi ancora non sa se affidare al maggiore motore di ricerca i propri dati è Vinton Cerf, uno dei "padri di Internet".
L'affermazione di Cerf proviene da una miniconferenza tenutasi a San Francisco nei giorni scorsi e suonerebbe più convincente se l'ideatore del protocollo Tcp/Ip non fosse attualmente il Chief Internet Evangelist di Google.
A chi gli faceva notare che, eseguendo una ricerca con Google, in alto a destra appare il nome utente scelto per accedere a Gmail, Vint Cerf ha risposto: "L'Id di Gmail non ci dice niente. È solo un identificatore. Non abbiamo nient'altro a cui legarlo. E, in ogni caso, l'avete scelto voi. Non noi".
In fin dei conti a Google non interessa chi sia un dato utente, quale sia la sua reale identità. "Non ci interessa chi siete. Ci interessa solo lo schema di comportamento che mostrate" ha spiegato Cerf, suonando forse più inquietante di quanto avesse l'intenzione.
Anche perché - registrando indirizzo Ip, possedendo le e-mail e conoscendo le preferenze su molti argomenti grazie alle chiavi di ricerca (oltre al nome e agli altri dati forniti registrando un account su Gmail) - forse Vint Cerf non saprà mai chi siete, ma i server di Google sì, e potranno rivelarlo a chiunque sia in grado di domandarglielo.
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