Sempre più genitori sono convinti che la conoscenza del Pc sia indispensabile per i figli. L'età migliore per iniziare? Prima dei cinque anni.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 26-12-2009]
Dal punto di vista culturale e linguistico, i Paesi dell'area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) sono estremamente diversi tra loro ma, secondo un'indagine di Intel, hanno una cosa in comune: i genitori di questi Paesi concordano sul fatto che i loro figli debbano essere alfabetizzati a livello informatico.
Il 99% dei genitori ritiene infatti che possedere competenze informatiche sia importante nella vita; la metà di questi (circa il 50%) le reputa addirittura essenziali per la crescita dei figli.
Il desiderio condiviso da quasi tutti i genitori (98%) è che il Pc venga integrato nella didattica, ma circa tre quarti (73%) degli intervistati si dichiarano insoddisfatti del livello di supporto ricevuto dalle istituzioni, segnalando la necessità di un maggiore impegno per facilitare l'accesso ai computer all'interno delle scuole.
Mentre appare scontato che i ragazzi utilizzino il PC per divertimento, il dato sorprendente è che una percentuale altrettanto significativa del tempo trascorso al computer venga dedicata alle attività di studio. L'86% dei ragazzi dell'area EMEA utilizza un Pc per fare i compiti, ma i giovani europei (81%) concorrono anche alla crescita del social networking.
Oltre la metà (55%) dei genitori con figli di età superiore ai 13 anni dichiara che un Pc dotato di connessione a Internet fornisce ai ragazzi i mezzi per poter individuare e organizzare in maniera attiva le proprie attività ricreative.
I genitori si interrogano su quale sia l'età giusta per iniziare a utilizzare un Pc. Circa un quarto (24%) crede che dovrebbero cominciare prima dei 5 anni di età.
Il 65% invece pensa che l'età più corretta per cominciare sia intorno agli 8 anni; è invece opinione condivisa dalla maggioranza dei genitori che i ragazzi dovrebbero essere in grado di affacciarsi alle scuole superiori dotati di una buona familiarità con il computer: l'89% dei genitori dell'area EMEA infatti garantisce ai figli di 12 anni l'accesso a un Pc.
Secondo il dottor Richard Woolfson, psicologo infantile, "i computer hanno ampliato il mondo dell'apprendimento per i ragazzi e rappresentano una parte importante della loro vita, offrendo un livello di comunicazione finora non disponibile. Aiutano a sviluppare social network e a stabilire contatti all'esterno. Cambiano inoltre il loro modo di imparare, in quanto i ragazzi diventano partecipanti attivi del processo di apprendimento".
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