Le strade della competizione portano a nuovi traguardi da raggiungere. Mentre in passato erano sportivi, oggi sono per lo più le menti ed i riflessi dei concorrenti ad essere messi in gioco. Come? Tramite i video games, ultima frontiera della competizione.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 31-05-2002]
E' bello ricordare quando, con i primi videogiochi, iniziavamo a prendere le misure con la tecnologia: all'inizio erano estremamente semplici, pochissima grafica, quasi nessuna trama da seguire, semplicemente due sbarrette che si rimbalzavano un quadratino bianco che rappresentava una pallina. Continuando a seguire l'evoluzione tecnologica siamo rimasti colpiti dall'avvento di programmi sempre più affascinanti e complicati che dovevano soddisfare il nostro bisogno di svago, supportati da hardware che anni fa potevamo solo sognare. Per non parlare delle reti sempre più veloci che ci hanno consentito di non misurarci più esclusivamente con l'intelligenza artificiale, ma di spingerci a rivaleggiare con altri cybergiocatori.
Abbiamo giocato, passato ore per risolvere qualche situazione in cui eravamo arenati, attirato le ire di qualche genitore che avrebbe preferito vederci studiare piuttosto che perdere tempo giocando. Quante volte ci siamo sentiti dire che "giocando non si guadagna nulla", che "il nostro futuro lo dobbiamo costruire solo con la nostra fatica e non perdendo tempo con giochi che ci isolano dalla realtà". E quante volte noi abbiamo sognato di divantare famosi videogiocatori, acclamati dalla folla per le nostre prodezze, temuti dai rivali per la crudeltà con cui ci liberiamo di loro...
Oggi il sogno può diventare realtà, le aspirazioni del ragazzino che c'è in ognuno di noi si possono avverare. Ricordate Salinger nel "Il giovane Holden" che diceva del protagonista del suo libro: "a cui non piace niente di quello che succede... a cui non interessa essere niente... se non un acchiappatore di bambini che giocano in un campo di segale dove rischiano di precipitare nel vuoto"? Bene, ognuno di noi, anche se per poco, ha sognato di essere un "acchiappatore di bambini", magari visto come eroe del cybergioco, ed ognuno di noi oggi può vedere questo sogno diventare realtà.
A questo punto la domanda: riusciremo a essere i migliori?
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