Il Comune di Milano non rispetta la privacy

Il LOA Hacklab di Milano fa una clamorosa scoperta: sul sito del Comune di Milano sono disponibili i dati personali (nome, cognome, data di nascita, indirizzo, telefono cellulare) dei cittadini che hanno utilizzato il sito.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-10-2000]

I dati personali dei cittadini di Milano sono pubblicati sul web in chiaro sulle pagine del Comune. In una sezione del sito sono visibili in chiaro nomi, cognomi, date di nascita, indirizzi, numeri di telefono e di telefonino di tutte le persone che hanno richiesto al Comune certificati (di nascita, di residenza, ecc.) utilizzando il sito stesso.

La denuncia arriva dal LOA Hacklab di Milano, un gruppo di utenti particolarmente attivo negli ultimi mesi, promotore alcuni giorni fa di un netstrike contro il sito del Comune stesso per protestare con l'amministrazione comunale, troppo poco attenta "alle esigenze dei giovani, dei centri sociali e di ogni forma di espressione politica, sociale e culturale non omologata".

Prosegue il LOA: "Vogliamo pubblicamente denunciare la leggerezza e l'incompetenza con cui il Comune di Milano gestisce questo tipo di dati. E' infatti possibile, con la tecnologia web, quella correntemente utilizzata per fornire questo servizio, consentire l'accesso ai dati solo ai diretti interessati, tutelandone così la legittima riservatezza. Ma è evidente che chi amministra questi servizi, preoccupato più dell'immagine che della sostanza, non si è nemmeno posto il problema. Conta di più poter dire e dare ad intendere che l'amministrazione comunale è online che saperlo fare davvero."

"Oggi non basta aprire un servizio web per essere all'altezza dei tempi, bisogna prima di tutto cambiare il proprio modo di pensare le cose, e questa Amministrazione Comunale è bel lontana dall'esserne stata capace, tanto verso le problematiche del mondo virtuale quanto verso quelle del mondo reale."

"Noi, nel frattempo, abbiamo già sporto denuncia, documentata e inconfutabile, all'autorità competente, il garante per la privacy."

"Nonostante il gran sparlare che oggi si fa di rete e di soggetti non omologati presenti nella rete, ci piacerebbe evidenziare come l'esistenza tutti noi, hacklab e medialab, collettivi e associazioni telematiche, sia una tutela per tutti i cittadini rispetto alla noncuranza e all'incompetenza delle pubbliche amministrazioni e rispetto alla scaltrezza priva di controlli delle imprese commerciali in materia di trattamento dei dati personali e del loro utilizzo."

"In questo Paese dove grande è l'ignoranza sui nuovi diritti legati alla trasfomazione digitale, noi siamo tra i pochi soggetti che si stanno battendo per affermare le istanze che in un futuro non lontano, se non già nel presente, segneranno il confine tra una società libera e una società totalitaria: il diritto alla riservatezza dei propri dati personali e il diritto alla pubblica disponibilità dei saperi."

Nel proprio comunicato, inoltre, il LOA fornisce le prove della scoperta, diffondendo l'URL esatto dal quale sono visibili i dati personali dei cittadini milanesi. Abbiamo scelto di non riportare tale URL su ZEUS News per non contribuire alla violazione della privacy, anche in considerazione che probabilmente il Comune di Milano non avrà modo di porvi rimedio prima di lunedì mattina (a meno che i webmaster statali non lavorino anche il sabato...)

Potete comunque vedere un esempio di tale violazione alla pagina www.zeusnews.com/extra/milano.

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