L'Antitrust chiude l'indagine su Google

Maggiore trasparenza per Google News e più potere agli editori, aspettando che cambino le norma sul copyright.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-01-2011]

Antitrust chiude istruttoria Google News

La chiusura del fascicolo aperto dall'Antitrust italiano contro Google per le note accuse mosse a Google News è interessante per due motivi.

Da un lato, Google riconosce il contributo prezioso dei creatori di contenuti cui il servizio News deve la propria stessa esistenza: l'azienda ha accettato di rivedere alcuni comportamenti e prassi, assicurando innanzitutto maggiore trasparenza relativamente alle condizioni economiche riguardanti i guadagni pubblicitari.

Inoltre gli editori avranno un controllo più stretto sui propri contenuti che appariranno su Google News, e potranno togliere a proprio piacimento quelli che non vorranno vedere pubblicati sul portale.

Più interessante ancora è però l'altro lato della vicenda, quello per cui l'Antitrust stessa riconosce - anche su suggerimento di Google - come sia importante aggiornare le normative sul diritto d'autore, che non sono al passo con la modalità di condivisione delle informazioni propria di Internet.

Come d'altra parte sostiene Google, affermare che News si approfitta del lavoro degli editori è una proposizione estremamente parziale e persino faziosa: il servizio permette invece di ottenere una visibilità ulteriore, possibilità preziosa particolarmente per le piccole realtà, ovvero per quei siti di informazione che non hanno alle spalle i grandi nomi dell'editoria tradizionale, per i quali invece la concorrenza è in maniera comprensibile ma non condivisibile vista come fumo negli occhi.

Tutto ciò porta a un sistema di diffusione dei contenuti che è molto lontano da quello del mondo editoriale cartaceo e richiede un aggiornamento sia per quanto riguarda le norme sulla retribuzione dei produttori di detti contenuti sia per quanto riguarda la tutela del copyright.

Non a caso l'Antitrust ricorda che "le attuali norme sul diritto di autore non appaiono tener conto delle peculiarità tecnologiche ed economiche di internet, in quanto non disciplinano un sistema di diritti di proprietà intellettuale nel contesto delle nuove e molteplici modalità di riproduzione e di utilizzo dei contenuti da parte di soggetti terzi sul web".

L'Autorità vede che le "forme di riutilizzo ed elaborazione dei contenuti costituiscono un aspetto tipico di Internet e sono funzionali all'offerta di servizi innovativi" ma nota anche che esiste un "contesto di disequilibrio tra il valore che la produzione di contenuti editoriali genera per il sistema di internet nel suo complesso e i ricavi che gli editori online sono in grado di percepire dalla propria attività, con il rischio che risulti compromesso il funzionamento efficiente dello stesso sistema".

Si tratta di una situazione dall'equilibrio piuttosto delicato. L'Antitrust propone di rivedere le norme per compensare in maniera adeguata chi svolge il lavoro di produzione dei contenuti, ma occorre vigilare affinché ciò non si traduca in una riduzione della libertà tipica di Internet relativa alla condivisione delle informazioni.

Per questo motivo gli auspici formulati da Antonio Catricalà, presidente dell'Autorità, circa "l'inserimento nell'attuale quadro normativo di una disciplina che definisca un sistema di diritti di proprietà intellettuale idoneo ad incoraggiare su internet forme di cooperazione virtuosa tra i titolari di diritti di esclusiva sui contenuti editoriali e i fornitori di servizi innovativi che riproducono ed elaborano i contenuti protetti da tali diritti" appaiono indicare una materia molto delicata, che rischia di ricevere molte attenzioni interessate durante l'eventuale fase di formulazione e discussione delle leggi.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (0)


La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Hai mai incontrato persone conosciute online?
Non è mai capitato, ma vorrei.
Non è mai capitato e non ne ho intenzione.
E' capitato, ma continuiamo a tenerci in contatto prevalentemente attraverso Internet.
E' capitato e ora la relazione è prevalentemente telefonica o dal vivo.
E' capitato, ma la delusione è stata tale che non ci sentiamo più.

Mostra i risultati (2913 voti)
Ottobre 2024
San Francisco, 200 milioni per liberare la metropolitana dai floppy disk
WhatsApp semplifica i contatti e si prepara a supportare i nomi utente
Piracy Shield blocca Google Drive in tutta Italia
Windows 11 24H2 occupa un sacco di spazio su disco
Bucato l'Internet Archive, sottratti i dati di 31 milioni di utenti
Google rimuove Kaspersky dal Play Store
Ecco Office 2024, con un nuovo aspetto e senza abbonamento
Windows 11, l'update causa la schermata verde della morte
Settembre 2024
Frankenthings, un genocidio nell'Internet delle Cose
Groupon licenzia tutti e lascia l'Italia
La polizia tedesca ha infiltrato TOR: la rete anonima è ancora sicura?
Gli smartphone ci ascoltano? No, ma...
L'obbligo dei 14 anni per gli smartphone
''Ascoltiamo gli utenti dagli smartphone''. Partner di Facebook lo ammette.
Super God Mode rivela tutte, ma proprio tutte, le funzionalità di Windows
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 1 novembre


web metrics