Internet, i bambini italiani sono in ritardo

I bambini italiani soffrono di "digital divide" rispetto ai coetanei europei, ma i genitori non sono preparati ad aiutarli.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-02-2011]

Terres des Hommes bambini italiani ritardo Interne

Secondo un'indagine promossa dall'associazione Terres des Hommes, i bambini italiani scontano un ritardo tecnologico di circa due anni rispetto ai loro coetanei stranieri, rispetto ai quali ciò li porta ad avere meno competenze nell'uso di Internet.

È infatti ancora forte la distanza tra la penetrazione di Internet nelle case italiane (53%) e la media europea (65%).

Dalla ricerca - che Terre des Hommes ha commissionato a People con il contributo di Google, Vodafone Italia e Fondazione Ugo Bordoni - emerge che i bambini italiani entrano in Internet a 10 anni, in ritardo di due anni rispetto ai loro coetanei europei.

Se da un lato ciò significa che i nostri i ragazzi risultano essere più protetti dal bullismo, dall'adescamento online e dall'esposizione al materiale pornografico perché arrivano in rete più tardi, dall'altro comporta una loro minore preparazione a capire che cosa succede una volta approdati nel Web.

Dalla ricerca emerge inoltre come gli stessi genitori italiani siano impreparati: ben il 72% degli intervistati dichiara di non avere le competenze per supportare i propri figli verso un uso responsabile di internet.

Il rapporto delinea una generazione multitasking, quella dei preadolescenti italiani: non hanno una reale consapevolezza delle strade che percorrono nel web ma cercano in Internet semplicemente una stimolazione plurisensoriale.

Dominati dalla dinamica del click and play, i ragazzini italiani pretendono un'immediata gratificazione: questo li porta a una capacità tecnologica legata esclusivamente al fare, e non al riflettere.

La regola sembra essere "non ci sono regole": manca un ruolo normativo forte dei genitori e una maggiore guida da parte della scuola.

Per questo motivo Terre des Hommes, partner di Google per la sicurezza in rete, chiede il varo immediato di un piano nazionale di educazione ai media che colmi il divario di competenze sempre più ampio tra i nostri bambini e i bambini del resto d'Europa.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 6)

Vero! Il guaio che in Italia anche quando avrà 100 anni non avrà accesso internet o accesso economico! :lol: :lol: :lol: Ciao Leggi tutto
13-2-2011 22:15

Straquoto, l'educazione dei bambini è prerogativa e privilegio dei genitori al massimo couadiuvati dalla scuola e non della TV o di Internet come oggi sembra sempre più di frequente avvenire. E non credo proprio che iniziare a frequentare Internet a 8 o 10 anni :!: porti a qualche sorta di disastroso ritardo informatico o chissà che... Leggi tutto
13-2-2011 17:18

{Michele}
Come non quotare utontoAnche io la prima conbnessione l'ho avuta relativamente tardi (16 anni ed era una 56k con la quale non potevo connettermi se non per una valida ragione e che mi costringeva ad ampie pause tra una ricerca e l'altra).Morale non serve avere internet per capire cosa sia una rete di telecomunicazioni ne come... Leggi tutto
13-2-2011 16:22

io ho iniziato ad usare internet verso i 20anni. e non credo di soffrire di nessuna forma di digital divide nei confronti di nessuno (al meno sul fronte delle competenze dell'uso di internet)... per il resto ci pensa telecom. secondo me queste sono scemenze (si badi bene non è una critica all'autore dell'articolo ma al contenuto in se!)... Leggi tutto
13-2-2011 11:47

Io ho dovuto aspettare 13 anni e mezzo di età per avere Internet (neanche mezz'ora al giorno il primo anno).
12-2-2011 21:57

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