Il successo di BitTorrent è dovuto a pochi utenti, che condividono il materiale con scopi tutt'altro che altruistici.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-02-2011]
Secondo alcuni ricercatori dell'Università Carlo III di Madrid, il panorama degli utenti di BitTorrent non è così ampio e variegato come si potrebbe credere.
Grazie a un sistema da loro sviluppato - che permette di rintracciare l'utente che per primo ha messo in rete un contenuto (il seeder originale), il suo indirizzo IP e quelli di chi inizia successivamente a saricare) - hanno scoperto che appena 100 utenti sono responsabili del 66% dei contenuti condivisi tramite The Pirate Bay e Mininova.
Dietro questi utenti non ci sono sempre singole persone ma, spesso, gruppi di utenti che utilizzano un unico account per l'upload del materiale.
All'interno di questi 100 utenti ci sono due profili che spiccano: quello dei cosiddetti Top Publisher e quello dei Fake Publisher.
Questi ultimi sono rappresentati di varie aziende che si occupano della protezione dei diritti d'autore e svolgono il loro lavoro inondando la Rete di file spazzatura dai nomi fasulli.
I primi, invece, sono coloro che affittano spazio dagli ISP più favorevoli al traffico torrent, pubblicano i contenuti e riescono a guadagnare denaro tramite la pubblicità e l'offerta di servizi premium.
Sarebbe questa, infatti, la vera molla che li spinge: portare gli utenti da The Pirate Bay e Mininova verso i propri siti, dove mostrare annunci pubblicitari e offrire velocità di download superiori al prezzo di un piccolo abbonamento. La condivisione dei contenuti (anche quelli coperti da copyright) non avverrebbe dunque certamente per puro altruismo, ma perché si è dimostrata un ottimo modo per guadagnare qualcosa.
"La nostra opinione è che il successo di BitTorrent stia nella disponibilità di contenuti popolari tipicamente protetti dalle leggi sul diritto d'autore, e che le persone che si assumono il rischio di condividere detti contenuti lo facciano perché ricevono dei benefici economici" spiegano i ricercatori.
"In futuro" - conclude lo studio - "questi utenti perderanno i loro incentivi, o perché diminuiranno le entrate generate dalla pubblicità o perché dovranno pagare sanzioni molto salate. BitTorrent smetterà di offrire questi contenuti, il che farà cessare l'utilizzo su larga scala di quest'applicazione".
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