Pattuglieranno i corridoi e, se noteranno qualcosa di anomalo, avvertiranno i colleghi umani.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-11-2011]
Il Ministro della Giustizia sudcoreano ha approvato la sperimentazione dei primi secondini-robot all'interno della prigione della città di Pohang.
Nel mese di marzo i corridoi saranno pattugliati da automi che controlleranno le condizioni delle celle e, se noteranno attività insolite (per esempio, episodi di violenza tra i detenuti) chiameranno le guardie umane.
Il progetto è costato circa 1 miliardo di won (circa 651.000 euro) ma, secondo il professor Lee Baik-chul della Kyonggi University, i vantaggi sono consistenti. L'articolo continua qui sotto.
|
Le preoccupazioni maggiori riguardano l'interazione con i carcerati, e le reazioni che la presenza dei robot potrebbero generare.
«I robot non sono dei terminator. Il loro lavoro non consiste nell'intervenire sui prigionieri violenti. Sono un aiuto: un carcerato che si trovi in pericolo di vita o ammalato gravemente può chiedere aiuto rapidamente» spiega il dottor Lee, il quale si è premurato di precisare che il proprio team sta lavorando per rendere più «umano e amichevole» l'aspetto dei robot.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
Luko