Se Facebook censura le immagini, le mamme per protesta vanno ad allattare negli uffici del social network.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-02-2012]
Facebook ha sempre avuto qualche problema con le foto delle donne che allattano i figli.
Con l'andare del tempo, il clamore intorno a quella che veniva considerata una forma di "censura" è andato spegnendosi, ma così non ha fatto la protesta delle madri che tuttora si sentono discriminate (anche se con una certa sicurezza possiamo immaginare che quelle che si lamentavano nel 2009 oggi non allattano più, quantomeno non gli stessi figli).
Dato che le proteste virtuali non sembrano aver sortito grandi effetti, è nata ora una nuova forma di contestazione: il nurse-in, in pratica un sit-in di mamme che allattano.
L'idea è nata grazie alla canadese Emma Kwasnica, la quale afferma che il suo account è stato sospeso quattro volte e che 30 sue foto (in cui - va da sé - stava allattando) sono state segnalate come inappropriate: il fatto è che chiunque può segnalare una fotografia come "inappropriata".
Il funzionamento dei nurse-in è semplice: le donne interessate a protestare si organizzano tramite Facebook stesso, dove esiste un'apposita pagina, e raggiungono la sede del social network più vicina, dove si mettono ad allattare in pubblico.
«È discriminazione» ha dichiarato Emma Kwasnica in un'intervista. «Le mamme che allattano, specialmente quelle con infanti, passano ore al giorno con i figli al seno. Non stanno cercando di essere sessualmente esplicite. È soltanto una parte delle loro vite quotidiane».
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