Addio ai tempi morti: controllo e correzione del disco ora avvengono mentre il sistema è in funzione.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-05-2012]
Per chi frequenta da un po' i sistemi Microsoft, diciamo dai tempi del MS-DOS, l'utilità CHKDSK (check disk, controllo disco) è un vecchio alleato, spesso invocato nei momenti di panico.
Con l'evolversi dei sistemi operativi, CHKDSK è diventato sempre più nascosto, sebbene di tanto in tanto faccia ancora la propria comparsa: diventa generalmente visibile quando, all'avvio, Windows ha qualche problema con il disco che lo ospita e interrompe il proprio caricamento per fare un controllo dell'hard disk stesso.
Si tratta di una procedura che costringe l'utente a perdere tempo fissando il monitor mentre la percentuale che indica il completamento del controllo avanza lentamente, nella speranza che tutto si concluda nel migliore dei modi.
Con Windows 8, Microsoft ha lavorato per ridurre al minimo - sino a farli scomparire - questi tempi morti.
Il nuovo CHKDSK è stato riprogettato per intervenire in maniera mirata, impiegando un tempo proporzionale al numero di errori trovati e non al numero di tutti i file presenti sul disco.
È in grado di rilevare e correggere i problemi del disco mentre questo è in uso, se i settori interessati al momento non vengono adoperati: in questo modo non è necessario interrompere il lavoro.
Grazie al servizio spot verification, il controllo del disco funziona in background e, in caso vengano rilevati degli errori che non si possono correggere al volo, questi vengono registrati e messi in coda per una correzione online, ossia a sistema attivo, che si svolgerà quando il computer sarà inutilizzato.
Per stabilire il momento migliore, Windows 8 tiene sotto controllo l'utilizzo del processore e del disco: quando questi due parametri scendono sotto una soglia prefissata, si attiva la procedura di correzione.
Subito dopo il rilevamento e la registrazione, tuttavia, questi errori vengono anche segnalati all'utente, il quale può decidere di avviare immediatamente la correzione senza lasciare che il sistema approfitti del primo momento di pausa.
In questo modo i tempi passati in attesa della conclusione della scansione del disco dovrebbero diventare soltanto un lontano ricordo.
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