Peter Sunde deve scontare 8 mesi, ma sta cercando di ottenere la grazia per motivi di salute e potersi occupare di Flattr.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-05-2012]
Dopo che la Corte Suprema svedese ha confermato le condanne inflitte ai fondatori di The Pirate Bay, ora è giunto il momento di iniziare a scontare le pene inflitte.
Il 16 maggio è il giorno fissato perché Peter Sunde, storico portavoce del sito, varchi la porta della prigione svedese di Västervik Norra, dove dovrà trascorrere 8 mesi.
Non è detto, tuttavia, che ciò accada. Sunde si è infatti rivolto al governo per ottenere una sospensione della pena, facendo leva su questioni di salute e la necessità di continuare a occuparsi del proprio lavoro.
Dopo aver lasciato la Baia, infatti, Sunde ha fondato Flattr, un sistema di microdonazioni che, dopo due anni di sviluppo, ora è pronto ad affrontare davvero il mercato.
«Il nome e la reputazione di Peter apriranno molte porte» scrive l'avvocato dell'ex pirata, per poi aggiungere: «Un prerequisito per il futuro sviluppo è che Peter resti nella società».
Quanto alle motivazioni di salute, non sono disponibili dettagli.
Peter Sunde spera che la pena venga cancellata ma, qualora ciò non dovesse succedere, si accontenterebbe di un rinvio che permetterebbe a Flattr di imparare a camminare sulle proprie gambe e al suo creatore - presumibilmente - di tornare in salute.
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Non è d'altra parte la prima volta che uno dei fondatori di The Pirate Bay cerca di sottrarsi alla prigione. Gottfrid Svartholm, che è stato condannato a 1 anno e avrebbe dovuto consegnarsi il 2 di gennaio, ma si è reso irreperibile.
Carl Lundström, invece, sconterà la propria pena - 4 mesi - in un appartamento di Stoccolma indossando una cavigliera elettronica.
Resta infine in sospeso la questione dei risarcimenti da versare alle case discografiche e cinematografiche che, contando anche gli interessi maturati dal maggio del 2006, sono ormai arrivati a quasi 11 milioni di dollari.
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