Pubblico Ministero ordina il sequestro di cinque blog senza la preventiva autorizzazione del Giudice per le indagini preliminari.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 16-05-2012]
La Procura della Repubblica di Cagliari ha ordinato al provider Libero, per la prima volta in Italia senza una preventiva autorizzazione del Giudice per le indagini preliminari, il sequestro di cinque blog di matrice islamica, per aver rinvenuto in essi contenuti che avrebbero potuto istigare al terrorismo.
Il pubblico ministero ha richiesto un sequestro preventivo d'urgenza per l'oscuramento dei seguenti Url: Islamnuri, Islamitalia, Ummusama, Islamo-il-monoteismo e Abulbarakat.
Dal canto suo, il provider Libero, con un discutibile eccesso di zelo, non si è limitato a rispettare la richiesta, ma ha addirittura cancellato drasticamente, e in autonomia, gli interi siti.
Il gesto è sintomatico del clima che si respira nell'ambiente infotelematico: un clima di paura e, soprattutto, di ignoranza.
Un sito è composto da diverse pagine, come una testata di giornale. Ma, a differenza di una testata di giornale, si può cancellare in qualsiasi momento un singolo articolo senza per questo dover mandare al macero il resto del giornale. E tuttavia, ancora, i PM, quando devono chiedere l'oscuramento di un contenuto asseritamente illecito, si spingono fino a fare chiudere l'intero sito.
Riportando le osservazioni di Alessandro Longo sul Sole 24 Ore, in realtà tre dei cinque blog non presentavano gli elementi contestati dalla Digos, ma al contrario avrebbero contenuto semplici approfondimenti e trattazioni sulla cultura e sulla religione musulmana.
L'avvocato Fulvio Sarzana (che sarà tra i relatori del convegno La crisi del diritto d'autore: il copyright tra mercato legale e pirateria) ha inoltre evidenziato che i gestori dei blog non operavano celandosi dietro false generalità, nickname o pseudonimi, ma lo facevano a volto scoperto. Questo ovviamente si sarebbe mal conciliato con le presunte finalità terroristiche.
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