Da molti anni i panda sono una specie in pericolo di estinzione: lontani dall'habitat naturale hanno poca voglia di fare sesso, e a poco sono serviti gli esperimenti con i video osè e con il Viagra. Ora gli scienziati giocano una nuova carta...
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-12-2002]
I panda giganti, simbolo del WWF, sono da molti anni una specie in pericolo d'estinzione. Negli ultimi vent'anni, secondo il China Star Daily, il numero dei panda allo stato brado è diminuito della metà, e nello scorso aprile si è accertato che essi non superano le mille unità. La maggior parte di loro vive in Cina, concentrata principalmente sulle montagne delle regioni occidentali.
Una delle cause principali della possibile estinzione di questi animali, è la loro scarsa voglia di fare sesso. La femmina, infatti, partorisce un singolo cucciolo ogni due o tre anni, ma con il progressivo cambiamento del loro habitat naturale, l'interesse riproduttivo si è ulteriormente affievolito.
L'obiettivo degli etologi di mezzo mondo è quello di aumentare il tasso di natalità fra i panda in cattività, per poi poterli reintrodurre nelle foreste dalle quali provengono. La Cina sta spendendo milioni di dollari in questo progetto, ma i panda che si trovano all'interno delle strutture zootecniche dimostrano uno scarsissimo interesse per l'accoppiamento.
Un'altra strada che si sta tentando di percorrere è quella della clonazione. All'Accademia delle Scienze di Pechino si sta già sperimentando una riproduzione del panda in laboratorio, un progetto dal quale dovrebbe nascere "Dolly", in omaggio alla famosa pecora genetica britannica creata circa due anni fa.
Ma l'ultima novità in materia è rappresentata dall'invenzione di un apposito software, nel quale sono riposte le speranze di molti scienziati. Questo programma sviluppato dagli esperti cinesi è progettato per studiare le caratteristiche biofisiche dei diversi esemplari, così da "suggerire" gli accoppiamenti migliori. Si creano, cioè, le coppie ideali evitando, per esempio, che si trattino di parenti stretti.
Gli ambientalisti, sicuramente, preferiscono quest'ultima soluzione al Viagra e alla clonazione. Ma per loro la strada da percorrere è più di tipo naturale. "Non vorremmo ha sostenuto Gianfranco Bologna, segretario generale del WWF italiano che l'attenzione alla salvezza degli animali in via di estinzione si spostasse sempre più sulle tecniche di laboratorio e sull'ingegneria genetica e sempre meno sul problema principale, cioè la tutela degli habitat e degli ecosistemi minacciati".
Secondo il WWF, la maggiore minaccia alla vita del panda non viene dalle sue scarse attitudini sessuali, ma dalla distruzione del suo habitat: al posto delle foreste di bambù di cui si nutre, si stanno costruendo nuove arterie stradali e campi per l'agricoltura. E non bisogna dimenticare i bracconieri che cacciano questi animali per prenderne la pelle assai pregiata.
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