Sei anni fa la polizia sequestrava i server di The Pirate Bay: fu l'inizio del successo che dura ancora oggi.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-06-2012]
«Buon giorno dell'indipendenza!»: non è il festeggiamento di qualche americano in anticipo sul calendario, ma l'accoglienza che il blog di The Pirate Bay riservava a tutti lo scorso 31 maggio.
Che cosa c'è da festeggiare è subito evidente: il 31 maggio 2006 la polizia svedese compì un raid sequestrando tutto il materiale informatico usato dai Pirati e arrestando Peter Sunde, Gottfrid Svartholm e Fredrik Neij, al tempo amministratori del sito.
Sembrerebbe un avvenimento da dimenticare, e invece fu l'inizio del successo di quello che ancora oggi si definisce «il sito di torrent più resistente di Internet».
The Pirate Bay era stato fondato soltanto tre anni prima ed era già diventato una spina nel fianco delle major, ma non aveva ancora la popolarità che acquisì in seguito al raid: se allora i peer erano 2,5 milioni, in seguito sono cresciuti sino a 40 milioni; se gli utenti registrati erano 1 milione, poi sono arrivati a 5,7 milioni.
Ma soprattutto, la Baia dei Pirati è tuttora online: prima che la polizia sequestrasse i server, infatti, gli admin sono riusciti a fare un backup completo del sito, operazione che ha permesso loro di tornare online in soli tre giorni. L'articolo continua dopo il video.
In seguito, poi, sono aumentate le misure di sicurezza per prevenire il ripetersi di eventi del genere, e i numerosi modi (tra cui le centinaia di indirizzi IP pronti all'uso) in cui è possibile accedere a The Pirate Bay nonostante i vari blocchi sono una testimonianza di questo lavoro.
Ecco perché The Pirate Bay ha deciso di ribattezzare il 31 maggio Pirates Independence Day e di festeggiarlo: fu davvero il momento in cui le cose iniziarono a farsi serie.
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