Secondo uno dei primi pionieri di Internet, il M5S raggiungerà alcuni obiettivi e poi si scioglierà.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-11-2012]
Abbiamo posto qualche domanda a Vittorio Bertola, esperto di Internet e uno dei primi in Italia a seguire Beppe Grillo, oggi consigliere comunale e capogruppo del Movimento 5 Stelle a Torino.
ZN: Secondo te cosa caratterizza veramente il Movimento 5 Stelle in più e di meglio per chi vuole garantire la libertà nella Rete e il suo sviluppo in Italia?
Vittorio Bertola: "Movimento 5 Stelle è al momento, tra le forze politiche di rilevanza nazionale, l'unico "nativo digitale"; l'unico che è nato dalla rete e che utilizza quotidianamente la rete non come una nuova televisione, ma come l'elemento essenziale della discussione e dell'organizzazione della propria attività politica. Sin dal 2006 portiamo avanti la battaglia contro i finanziamenti pubblici all'editoria e contro i vecchi modelli di gestione del diritto d'autore. Il Movimento 5 Stelle è a rete sin nella sua struttura, non avendo gerarchie ma nodi di rete con ruoli e prerogative diverse che dialogano in modo distribuito".
Prosegue Bertola: "I partiti sono invece nati e cresciuti in un mondo di telecomunicazioni di massa unidirezionali e oligopolistiche, in cui il controllo delle poche sorgenti di contenuti implicava il controllo del consenso. A tutt'oggi, essi conservano questa forma mentis e si approcciano alla rete cercando di controllare centralmente ciò che vi circola, non capendola al punto da non capire nemmeno i meccanismi che hanno permesso l'affermazione del Movimento 5 Stelle, derubricandoli a "Grillo controlla la rete come Berlusconi controllava la televisione".
ZN: D'accordo, ma in pratica cosa significa?
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Vittorio Bertola: "Il Movimento ha inserito nel proprio programma di massima alcuni punti specifici per garantire l'accesso a Internet a tutti, tra cui la cittadinanza digitale per nascita, l'accesso gratuito alla rete almeno in termini di servizio di base, la nazionalizzazione della dorsale telefonica, la copertura nazionale della banda larga, l'abolizione della legge Urbani sul peer-to-peer... Altri saranno aggiunti nei prossimi mesi: qualsiasi cittadino iscritto al forum nazionale del Movimento può presentare proposte che, se votate dagli altri partecipanti, saranno aggiunte al programma".
ZN: A livello locale, cosa pensi di aver fatto di buono per Internet?
Vittorio Bertola: "In questo senso noi, come gruppo consiliare comunale del Movimento 5 Stelle, abbiamo presentato diverse mozioni e proposte di delibera sulla trasparenza, relative ad esempio alla pubblicazione online dei curriculum e dei certificati penali degli amministratori cittadini, delle presenze e delle delibere presentate dagli assessori e del rendiconto dettagliato dell'utilizzo dei fondi di funzionamento dei gruppi consiliari, e alla trasmissione in streaming delle sedute delle commissioni consiliari".
"Abbiamo anche presentato un ordine del giorno per sollecitare la Regione Piemonte a rendere esecutiva la propria legge sul wi-fi, tramite l'emanazione dei regolamenti attuativi. Inoltre abbiamo presentato un emendamento alle linee programmatiche del sindaco perché venga garantita la neutralità della rete nell'accesso pubblico a Internet fornito dalla Città".
"I consiglieri di maggioranza che hanno chiesto e ottenuto in dotazione dalla Città un iPad invece che un sistema libero; così come da una parte la maggioranza propone una mozione sugli open data e dall'altra propone una nuova bozza di regolamentazione delle videoriprese in aula che pone ogni genere di ostacolo ai cittadini che vogliano riprendere la seduta e addirittura al riutilizzo delle immagini ufficiali pubblicate dalla Città. In un intervento in aula abbiamo contestato queste contraddizioni: non si può dire di volere il software libero e l'apertura dei dati, tranne quando questo riguarda se stessi".
ZN: Una domanda personale: qualcuno sostiene che tu appartenga a un'ala più liberale del Movimento e altri a un'ala più sociale. Ma queste differenze nel 5 Stelle ci sono veramente o sono invenzioni giornalistiche?
Vittorio Bertola: "Movimento 5 Stelle riunisce persone di ogni provenienza politica, concentrandole su alcuni punti specifici (il rinnovamento della politica, la libertà di informazione, i nuovi modelli macroeconomici basati sulla decrescita, la green economy...); è naturale che sul resto vi possano essere visioni diverse, anche se quella indicata nella domanda è solo una delle possibili dimensioni del dibattito e probabilmente nemmeno la più significativa".
"Forse al momento stanno emergendo di più altre differenze, ad esempio sulle forme di organizzazione interna o sulla scelta tra egualitarismo e meritocrazia. E' possibile che in futuro il Movimento, se riuscirà a provocare il rinnovamento generale delle nostre istituzioni, finisca per poi dividersi in filoni diversi su come ricostruire il Paese, ma è comunque una preoccupazione prematura: del resto lo stesso Grillo, all'evento di fondazione nell'ottobre 2009, disse che l'obiettivo del Movimento era quello di realizzare alcuni obiettivi precisi e poi sciogliersi".
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