L'ultimo aggiornamento utilizza la crittografia, ma può essere facilmente aggirato.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-03-2014]
Dopo che Bas Bosschert ha messo in luce le debolezze di WhatsApp in tema di sicurezza, gli sviluppatori delle popolare applicazione hanno deciso di rispondere per le rime.
Scrivendo a TechCrunch, hanno infatti dichiarato di essere consapevoli «delle notizie circa una "falla di sicurezza". Sfortunatamente, queste notizie non hanno dipinto uno scenario accurato, e sono ingigantite. In circostante normali, i dati su una scheda microSD non sono esposti».
Fin qui, in effetti, WhatsApp ha ragione: quella sfruttata da Bosschert non è tecnicamente una falla quanto un problema di progettazione, derivato dal fatto che con ogni probabilità gli sviluppatori hanno preferito concentrarsi sull'usabilità che sulla sicurezza.
La risposta di WhatsApp continua: «Comunque, se un utente scarica un malware o un virus, il telefono sarà in pericolo». Ovviamente, verrebbe da aggiungere.
«Come sempre, raccomandiamo agli utenti di WhatsApp di installare tutti gli aggiornamenti software per assicurarsi di avere gli ultimi aggiornamenti di sicurezza e incoraggiamo con forza gli utenti a scaricare soltanto software affidabili da aziende rispettabili. L'attuale versione di WhatsApp in Google Play è stata aggiornata per proteggere ulterioremente i nostri utenti dalle app pericolose».
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In quest'ultimo passaggio, la parte importante sta nell'ultima frase: quelle precedenti contengono generici e sempre validi consigli su come comportarsi quando si installa software.
L'ultima parte, però, indica che rispetto a quanto indicato nell'articolo originale di Bosschert ci sono stati dei passi in avanti, in particolare sul fronte della sicurezza del database delle conversazioni.
L'ultima versione di WhatsApp, infatti, utilizza un nuovo sistema crittografico che adopera il nome utente per generare una chiave con la quale cifrare il database, migliorando di fatto la situazione.
Sfortunatamente, i miglioramenti in questione non sono conclusivi: come lo stesso Bosschert spiega in un nuovo post, con alcune modifiche agli script originali è ancora possibile decifrare il database e accedere alle conversazioni.
Nonostante l'aggiornamento, insomma, WhatsApp - con l'aiuto di Facebook - dovrà fare qualche altro passo prima di potersi definire davvero sicura.
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