Gli strumenti hi-tech per imbrogliare agli esami

Occhiali modificati e attrezzature alla James Bond, per superare i test a ogni costo.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-06-2014]

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Da che mondo è mondo, gli studenti sono sempre stati piuttosto ingegnosi nell'escogitare sistemi che consentissero loro di ottenere buoni risultati agli esami.

L'arrivo della tecnologia, poi, ha aperto un mare di nuove possibilità che con i sistemi "analogici" semplicemente non si potevano neppure immaginare.

Se ciò è vero da noi, immaginiamo quale debba essere la situazione in Cina, dove ogni anno milioni di studenti si sottopongono a un complicato esame sul risultato del quale giocano tutto il proprio futuro.

«La Cina usa i test da oltre mille anni. I test standardizzati tendono a essere l'unico modo per migliorare la propria condizione sociale, e passare l'esame è sempre stato il modo per cambiare la propria vita» racconta Yong Zhao, del College of Education dell'Università dell'Oregon.

A confermarne le parole ci sono le fotografie che la polizia cinese ha permesso ai mezzi di informazione di pubblicare: ci sono tutti i dispositivi preparati dagli studenti per poter imbrogliare al Gaokao, che si può equiparare al nostro esame di maturità soltanto perché si svolge nel medesimo periodo.

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Essere fuori sincrono: quando voce, tono, ritmo, posizione e movimenti non comunicano la stessa cosa si genera confusione e si viene ritenuti poco affidabili o sinceri.
Gesticolare eccessivamente: fare ampi gesti con le mani oppure giocare per esempio con i capelli o il telefono comunica insicurezza.
Tenere un'espressione neutra: la mancanza di un feedback dato dall'espressione facciale fa pensare all'interlocutore che l'argomento non interessi.
Evitare il contatto visivo: non guardare l'altro negli occhi comunica una sensazione di debolezza e lascia pensare che si stia nascondendo qualcosa.
Sbagliare la stretta di mano: non deve essere né troppo debole né troppo forte, o genererà in entrambi i casi un'impressione errata (servilismo o aggressività).
Inviare segnali verbali e non verbali opposti: se l'espressione facciale è opposta a ciò che le parole dicono, l'interlocutore non si fiderà.
Non sorridere: il sorriso comunica sicurezza, apertura, calore ed energia, e spinge a sorridere di rimando. Ugualmente errato sorridere sempre.
Roteare gli occhi: è un segno di frustrazione, esasperazione e fastidio; comunica aggressività.
Usare il cellulare durante una conversazione: lascia pensare che l'argomento non interessi e sia certamente meno importante dell'oggetto tra le mani.
Incrociare le braccia: l'interlocutore penserà che siamo sulla difensiva. Inoltre, se le mani non sono in vista crederà che abbiamo qualcosa da nascondere.

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Una gran moltitudine di apparecchi, spesso costruiti dagli studenti stessi, fa bella mostra di sé nelle fotografie della polizia: ci sono occhiali che potrebbe fare invidia ai Google Glass che integrano una telecamera comandata da una moneta, penne con minuscole videocamere, auricolari di ogni genere e un'infinità di metodi per nascondere i telefonini nei vestiti e renderli allo stesso tempo facilmente raggiungibili, tanto che sembra di trovarsi di fronte alle apparecchiature di un film di James Bond.

Il fatto è che gli studenti non si vergognano di questi sistemi; anzi, dato che la pressione è così grande, la posta in gioco così alta e l'esame così difficile ritengono quasi un loro dovere adoperare qualsiasi mezzo per passare l'esame.

Non è un caso se durante le proteste dell'estate dello scorso anno molti studenti gridassero «Vogliamo equità. Non c'è equità se non ci lasciate imbrogliare».

Tutto ciò non deve far pensare che gli studenti cinesi mettano il loro impegno esclusivamente nel trovare modi per imbrogliare: questi sono soltanto una risorsa in più al fine di passare il test.

È pratica comune dedicare non più di cinque minuti a ogni pasto per aver più tempo per studiare, così come non manca chi cerca un aiuto nelle sostanze chimiche.

A ciò si devono aggiungere orari di studio che noi riterremmo massacranti. Per esempio, nella Scuola Superiore di Hengshui, ritenuta una delle migliori della Cina, le classi iniziano alle 5.30 del mattino e durano fino alle 22.00, e l'intera giornata è programmata al minuto in modo da comprendere ogni attività nell'orario giornaliero. Per assicurarsi che gli utenti non battano la fiacca, poi, le classi sono dotate di videocamere di sorveglianza.

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Commenti all'articolo (5)

Beh, non credo siano da invidiare, come non credo che siamo da invidiare noi...o l'UE in generale...lavorare diventa sempre più difficile, chi perde il lavoro poi non lo trova più, se non sottopagato e per brevi periodi...io sono sempre stata dell'opinione che si "lavora per vivere" non si "vive per lavorare"...ma ora... Leggi tutto
19-6-2014 15:25

Almeno gli è rimasta quella. A noi... :roll:
18-6-2014 22:56

Si penso anch'io che sia da pazzi formare gli studenti con questi metodi quasi da lager...ma penso che sia una questione culturale, credono di ottenere il meglio, "lavorando" di più, a costo della salute fisica e psicologica dello studente. Per lo studente invece può diventare "questione di vita o di morte", perché... Leggi tutto
18-6-2014 20:53

Concordo. La Cina è pazza. Fa diventare il passare l'esame quasi una questione di vita o di morte. Questo è sbagliato, com'è sbagliato imbrogliare per passare l'esame.
18-6-2014 17:56

Con tutto questo studiare hanno paura di non passare il test dell'esame? Posso capire che siano stressati, ma non mi sembra una scusa valida per voler imbrogliare... Leggi tutto
18-6-2014 13:32

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