Ricorre il centenario della nascita di un faro della medicina.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-10-2014]
Ricorre oggi il centenario della nascita del dottor Jonas E. Salk, forse il medico che più di tutti ha brillato nella lotta contro le malattie, nel ventesimo secolo.
È a lui che si deve la messa a punto del vaccino contro la poliomielite, basato sul trattamento di virus inattivati.
Esisteva già un vaccino, messo a punto dal dr. Albert B. Sabin, medico naturalizzato statunitense di origine russa, che si basava però sull'uso di virus attenuati. Purtroppo questo vaccino aveva effetti indesiderati che, talora, creavano differenti problemi.
Salk fu spinto ad avviare le sue ricerche dallo stesso presidente americano Franklink Roosevelt, una delle vittime più famose di questo vero flagello che, comparso nei primi decenni del 1800, divenne sempre più virulento fino a raggiungere il massimo nel 1952. L'origine della ricerca è da riferire al supporto che fu offerto al dottor Salk proprio dal presidente Roosevelt, che era stato vittima, da bambino, di questa malattia: essa colpiva in genere pazienti di piccola età ed era mortale per circa il 20% degli affetti, mentre agli altri lasciava, come eredità, paralisi di arti in forma più o meno grave.
Accanto a questo ci furono diversi finanziatori privati e persone comuni che contribuirono finanziariamente alla ricerca, tanto da far affermare che "la sottoscrizione aveva avuto più successo di quella indetta per il finanziamento della seconda guerra mondiale".
Nel gennaio 1955 il dottor Salk annunciò ufficialmente la fine della sperimentazione del suo vaccino, iniziando le fasi di verifica sull'uomo su oltre 1.800.000 bambini. Il 12 aprile del 1955 il direttore della ricerca, il dottor Francis, annunciò ufficialmente il successo dell'iniziativa; il caso volle che coincidesse con il decennale della morte di Roosevelt.
Questa giornata è rimasta nella memoria nazionale degli Stati Uniti, tanto che fu addirittura proposto di renderla festività nazionale. In ogni caso il presidente Reagan, molti anni dopo, proclamò quel giorno "Jonas Salk Day".
Salk, parallelamente, aveva avviato ricerche per altre forme di vaccino. Nel 1980 creò uno staff per combattere l'HIV e, sebbene senza successo nella lotta diretta, brevettò il protocollo Remune, terapia volta a contrastare gli effetti principali della malattia.
Morì il 23 giugno 1995, all'età di ottant'anni, per insufficienza cardiaca.
Google dedica oggi la sua home page a questo anniversario.
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