Con la messa la bando del ripping dei CD anche il popolare software finisce fuorilegge.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-08-2015]
Sembra un po' schizofrenica la giurisprudenza britannica per quanto riguarda il diritto d'autore: verso la fine dell'anno scorso il governo aveva deciso di legalizzare la copia privata dei contenuti protetti da copyright, operazione che peraltro la maggioranza credeva già essere conforme alla legge.
Tale mossa fu gradita a tutti meno che alle associazioni delle case discografiche, che fecero ricorso presso l'Alta Corte, la quale diede loro ragione: il risultato è che non è più possibile, per esempio, acquistare un CD ed estrarne le tracce in formato MP3.
Tale possibilità - da CD a MP3 - è esplicitamente vietata dalle nuove norme, che vietano la conversione dei brani musicali da un supporto o formato all'altro.
Ciò a cui probabilmente né l'Alta Corte né quanti hanno presentato ricorso hanno pensato è che, in questo modo, è finito fuorilegge anche iTunes: infatti la popolare funzione di ripping dei CD non è conforme alla legge.
Peggio ancora: la pubblicizzazione di tale funzione del software, presentata durante l'installazione di iTunes, a norma di legge va considerata come istigazione alla violazione del copyright: Apple potrebbe quindi, in teoria, trovarsi davanti a richieste per danni da parte delle case discografiche che operano nel Regno Unito.
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Non è ancora finita: la legge vieta «la crezione di backup senza il permesso dei titolari del diritto d'autore, dato che ciò implica necessariamente un atto di copiatura».
Questa particolare clausola non soltanto mette fuorilegge i backup di iTunes, ma i backup in toto: pressoché ogni computer contiene del materiale protetto dal diritto d'autore, che a norma di legge non è possibile copiare senza aver ottenuto preventivamente l'autorizzazione dal titolare di detto diritto. Nessuno potrebbe quindi fare una copia di sicurezza del proprio Pc.
Alla richiesta di spiegazioni avanzata dal sito TorrentFreak, un portavoce del governo britannico ha risposto che non è il caso di preoccuparsi, perché nessun titolare di copyright trascinerà mai in tribunale qualcuno soltanto perché questi ha fatto il backup del proprio computer né perché ha fatto il ripping dei propri CD, e che il governo sta riflettendo sulla faccenda prima di prendere una decisione su come procedere.
Tuttavia, in linea di principio e secondo la legge, ciò potrebbe succedere.
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