In cerca dell'eterna giovinezza.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 24-10-2015]
Il segreto dell'elisir di lunga vita non sta nella leggendaria pietra filosofale ma in un batterio rimasto vivo ma intrappolato nel permafrost siberiano per 3,5 milioni di anni.
A credere nelle potenzialità benefiche del batterio è il professor Anatoli Brouchkov, del Dipartimento di Geocriologia dell'Università di Mosca, il quale è tanto convinto della propria ipotesi da essere arrivato a iniettarsi il batterio, denominato Bacillus F.
Ciò è avvenuto due anni fa e da allora il professore sostiene non soltanto di sentirsi più forte che mai ma anche di non aver più avuto un raffreddore o un'influenza e di aver cominciato a lavorare più a lungo.
Il professor Brouchkov non ha semplicemente preso il batterio e se l'è iniettato: dopo la scoperta del Bacillus F nel 2009 è iniziata una serie di test e prove, condotte su topi e su cellule ematiche umane.
«Dopo che gli esperimenti sui topi e sui moscerini della frutta hanno avuto successo, ho pensato che sarebbe stato interessante provare la coltura batterica inattivata» racconta ancora il professore.
In effetti i test sugli animali hanno mostrato «un effetto duraturo del nostro batterio sulla loro longevità e sulla loro fertilità». «Topi femmina anziani» - gli fa eco l'epidemiologo Viktor Chernyavsky - «hanno iniziato non solo a ballare, ma anche ad avere figli».
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A spingere il professor Brouchkov a provare su di sé il batterio è stata anche la constatazione di come la popolazione della Sacha-Jacuzia presente nelle zone dove è stato ritrovato il Bacillus F stia mostrando una imprevista resistenza alla malattie e una evidente maggiore longevità.
«Il permafrost si sta sciogliendo» spiega lo scienziato. «E immagino quindi che questi batteri stiano raggiungendo l'ambiente ed entrando nell'acqua e così la popolazione locale da diverso tempo sta assumendo queste cellule insieme all'acqua, e sembra persino vivere più a lungo di quanto facciano altri in altre nazioni. Quindi per me non c'era alcun pericolo».
D'altra parte, il professor Brouchkov afferma di non avere idea del perché il Bacillus F abbia quell'effetto: «Non sappiamo ancora esattamente come faccia. In realtà, non sappiamo esattamente nemmeno come funzioni l'aspirina, per esempio, ma funziona. Lo stesso accade qui: non riusciamo a capire il meccanismo, ma ne vediamo gli effetti».
Il professore non esclude la possibilità di effetti collaterali e ritiene importante che siano condotti seri studi clinici per chiarire completamente la situazione nella speranza che, se capiremo come ha fatto il batterio a restare vivo per milioni di anni nel permafrost, «riusciremo a trovare uno strumento per estendere le nostre vite».
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