Da quattro a dieci volte il massimo consentito.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-03-2016]
Dopo la scoperta degli imbrogli messi in atto da Volkswagen per barare durante i test sulle emissioni, un po' tutti i produttori di automobili sono finiti nel mirino.
Se l'ha fatto Volkswagen - è il ragionamento - quanti altri che ancora non abbiamo scoperto si saranno comportati allo stesso modo?
Per rispondere a questa domanda il Ministero dei Trasporti giapponese ha iniziato una serie di indagini su diversi modelli di auto prodotti da Toyota, Nissan e Mitsubishi, scoprendo che le emissioni dichiarate non corrispondono ai dati reali.
Come riporta il Wall Steret Journal, le emissioni di ossido d'azoto (NOx) sono da quattro a dieci volte il quantitativo limite indicato in Giappone quando le rilevazioni avvengono durante test condotti in scenari di guida reali, e non in officina.
Il Ministero dei Trasporti ha anche precisato che, a differenza del caso Volkswagen, le tre aziende non hanno alterato il software per ottenere risultati migliori. Si tratterebbe, insomma, di "banali" bugie.
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Pare che la causa della differenza tra i valori riscontrati e quelli dichiarati sia da ricercare in una funzione che disattiva il sistema di ricircolo dei gas esausti quando fa troppo freddo: in tal modo le emissioni di NOx aumentano.
A seguito della scoperta, le autorità giapponesi hanno deciso di cambiare i requisiti che abilitano alla circolazione le auto a gasolio: anziché dover superare un test di 20 minuti in officina, dovranno passare un test su strada.
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