Il neurochirurgo italiano che farà il trapianto di testa.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-10-2016]
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Il neurochirurgo italiano che farà il trapianto di testa
Inutile sottolineare come le affermazioni di Sergio Canavero abbiano sollevato una gran quantità di critiche da parte della comunità scientifica, anche perché i dati di cui il professore afferma di essere in possesso per sostenere le proprie teorie non sono ancora stati resi noti per essere esaminati.
Anche l'esperimento sul cane desta scetticismo: tanto per iniziare, non si è trattato di un vero trapianto, poiché la testa sarebbe stata riattaccata sul corpo originale.
Al di là di questi problemi, ci sono però diversi punti critici. Il primo è l'impossibilità di mantenere viva la testa una volta separata dal corpo. Altri organi si possono trapiantare rallentandone il decadimento tenendoli al fresco: un fegato può durare per 48 ore, un rene per 24, un cuore tra le 5 e le 10 ore.
Ma la brusca caduta della pressione sanguigna al momento della decapitazione produce uno shock nel cervello, che non può restare a lungo privo di ossigeno, e quindi la morte.
Oltre al cervello, poi, nella testa ci sono diversi altri organi e due sistemi ghiandolari che devono sopravvivere tutti all'esperienza: una evenienza che la comunità scientifica ritiene impossibile, allo stato attuale.
C'è poi la questione del sistema immunitario del corpo, che facilmente rigetterà la testa ricevuta: non a caso i pazienti sottoposti al trapianto di un solo organo devono prendere immunosoppressori per tutta la vita. Con il trapianto di una parte del corpo complessa come la testa, il rischio di rigetto è ancora più alto.
A questo proposito possiamo ricordare che nel 1970 il neurochirurgo Robert White trapiantò la testa di una scimmia sul corpo di un'altra: il trapianto funzionò, anche se l'animale era paralizzato, ma dopo nove giorni il rigetto uccise la scimmia.
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Canavero afferma di essere in grado di ribattere a tutte queste critiche, che sostiene di aver già affrontato e risolto, e che prima del grande esperimento del Natale 2017 farà una prova generale su due pazienti in stato di morte cerebrale.
La comunità scientifica occidentale l'ha rifiutato - spiega il professore - e per questo s'è rivolto alla Cina, dove oltretutto la procedura potrà essere eseguita a costi inferiori: circa 15 milioni di dollari in Cina, che sarebbero 100 milioni in Europa.
Le promesse di Canavero hanno peraltro già un estimatore: il russo Valery Spiridonov, affetto da una malattia degenerativa che causa la progressiva atrofia dei muscoli e che desidera veder la propria testa trapiantata su un corpo sano per poter continuare a vivere.
Non sarà però Spiridonov a subire l'intervento dell'anno prossimo, poiché manca un donatore con un corpo "adatto" alla conformazione fisica di Spiridonov: invece, saranno usate due persone cinesi, in modo che i tratti somatici di ricevente e donatore non siano troppo diversi.
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