E adesso si pone un problema linguistico: lo chiameremo ancora ''il Dottore''?
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-07-2017]
Domenica scorsa la BBC ha annunciato che il prossimo interprete principale della serie Doctor Who sarà una donna, Jodie Whittaker, dopo 54 anni di interpreti maschili, e in Rete è scoppiato il putiferio (anche fra i fan italiani).
L'annuncio ha messo in luce un paio di cose: la prima è che ci sono tantissimi maschietti talmente insicuri che l'idea che una donna possa interpretare un ruolo iconico, forte ed eroico li mette in crisi. Una crisi che sarei tentato di chiamare isterica.
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La seconda è che questa polemica dimostra che chi strilla non conosce neanche le basi di Doctor Who. Il Dottore è un alieno mutaforma che si rigenera in corpi sempre differenti: essendo alieno, non è "maschio" o "femmina". Le categorie di sessualità terrestri sono irrilevanti.
Non solo: rigenerazioni con cambio di sesso sono già avvenute in Doctor Who. Il Master, che è un Time Lord come il Dottore, si è già rigenerato in un corpo femminile tempo fa (nel 2016, in Dark Water); il Generale si è rigenerato passando da un corpo maschile a uno femminile (in Hell Bent, 2015, video), cambiando anche colore della pelle (grazie a webwizard per la dritta); e si era già detto, nella serie, che i Time Lord lo fanno (The Corsair, in The Doctor's Wife, 2011; grazie a @gavhriel83 per questa segnalazione).
In altre parole: un Dottore che diventa donna è canon, fatevene una ragione e crescete.
La terza è che purtroppo c'è ancora tanta gente che valuta le persone in base a quello che hanno tra le gambe invece di quel che hanno tra le orecchie. Gente che è talmente fragile che si sente minacciata dall'emergere di ruoli forti interpretati da donne, come Wonder Woman o come Rey in Star Wars, giusto per citarne un paio di recenti. Gente (comprese alcune donne) ancora ferma allo stereotipo della damigella da salvare, come se non ci fossero già stati gli esempi del capitano Janeway in Star Trek Voyager o, prima ancora, di Ripley di Alien e della principessa Leia di Guerre Stellari.
Soprattutto noi fan di fantascienza, che esploriamo quotidianamente i limiti del possibile e non ci facciamo problemi ad accettare alieni superintelligenti con sette gambe o le orecchie a punta, dovremmo essere al di sopra di queste beghe sessiste. Siamo appassionati di un genere che, in teoria, dovrebbe aprire la mente. Oltretutto Jodie Whittaker ha talento da vendere: lo ha dimostrato in Broadchurch, Attack the Block, Black Mirror e tante altre sue interpretazioni. Ne trovate una selezione su DigitalSpy.
Sulla questione la risposta migliore è stata data dall'account Twitter di un dizionario:
Alla fine la BBC, obbligata per statuto, ha risposto magistralmente e ufficialmente alle lamentele:
Da quando il primo Dottore si è rigenerato nel 1966, il concetto che il Dottore sia un essere che si evolve costantemente è stato un elemento centrale del programma. L'introduzione continua di idee fresche e di voci nuove in tutto il cast e gli autori e gli addetti alla produzione è stata un fattore chiave della longevità della serie. Il Dottore è un alieno dal pianeta Gallifrey ed è stato assodato, nella serie, che i Signori del Tempo possono cambiare genere.
Infatti i fan italiani, in particolare, me compreso, si sono posti un dilemma linguistico: lo chiameremo ancora il Dottore? Certo che sì: la Dottoressa suonerebbe ridicolo, interromperebbe la continuità, causerebbe problemi di doppiaggio continui, e farebbe perdere la neutralità che invece il termine ha in inglese. Sono in contatto con chi traduce in italiano gli episodi di Doctor Who: resterà il Dottore.
Del resto, mi segnala un'amica, c'è un precedente nel doppiaggio italiano. Ne La signora del West, il medico donna, Micaela Quinn, era chiamato "il dottor Mike."
Ora possiamo tornare a goderci Doctor Who come tutte le famiglie britanniche da 54 anni a questa parte, ossia i genitori sul divano e i bambini dietro il divano dalla paura?
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Homer S.