L'attacco silenzioso che colpisce gli assistenti vocali

Siri, Alexa, Cortana e gli altri obbediscono a comandi che gli esseri umani non possono udire.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-09-2017]

dolphin attack

Alcuni ricercatori dell'Università di Zheijiang, in Cina, hanno scoperto una potenzialmente pericolosa debolezza degli assistenti vocali che equipaggiano tutti gli smartphone più recenti.

Gli studiosi si sono infatti resi conto che Alexa e Siri - ma con ogni probabilità anche i concorrenti, come Cortana, Google Assistant e S Voice - possono ricevere comandi impartiti non soltanto a frequenze udibili dall'orecchio umano, ma anche a frequenze che rientrano nella gamma degli ultrasuoni.

I microfoni sono infatti tanto sensibili da catturare anche quei suoni che, a causa delle frequenza elevata, gli esseri umani non odono.

I ricercatori hanno chiamato questa tecnica Dolphin Attack.

Nei loro test, hanno dapprima registrato dei comandi impartiti da esseri umani e li hanno "traslati" nelle frequenze ultrasoniche (oltre i 20 kHz).

Poi li hanno riprodotti tramite uno smartphone equipaggiato con un amplificatore, un trasduttore a ultrasuoni e una batteria, un equipaggiamento acquistato con appena 3 dollari.

Il sistema funziona sugli smartphone ma anche sugli iPad, i dispositivi Amazon Echo, i MacBook e anche in una Audi Q3.

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«Tali comandi impercettibili possono essere interpretati correttamente dal sistema di riconoscimento vocale» - spiegano i ricercatori - «su ogni dispositivo sottoposto a test».

Il pericolo di un attacco portato da hacker che impartiscono ai dispositivi bersaglio comandi che il proprietario non è in grado di udire è mitigato dalla portata: la distanza massima alla quale il sistema funziona è di poco oltre il metro e mezzo.

Inoltre, alcuni assistenti emettono un suono quando ricevono un comando: così l'utente può accorgersi che qualcosa sta succedendo.

I ricercatori suggeriscono comunque che i produttori impostino i dispositivi in maniera tale da non accettare i segnali oltre i 20 kHz o cancellare completamente qualsiasi comando impartito a frequenze impercettibili.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (4)

In ogni caso, per una volta, mi sembra che la soluzione non sia difficile, il più è che i produttori abbiano voglia di implementarla... lasciare una backdoor può sempre fare comodo a qualcuno.
9-9-2017 15:29

No, non ci credo. Il microfono non sente oltre i 20kHz e sarei contento se arrivasse a 19kHz E se anche se il trasduttore sentisse oltre la soglia dell'udibiile il filtro passa basso ferma le frequenze più alte di 20kHz E se anche il filtro non ci fosse gli ultrasuoni non verrebbero acquisiti perché la frequenza di campionamento del... Leggi tutto
8-9-2017 21:54

In realtà la curva di risposta dei microfoni si estende anche oltre i 20kHz, solo che oltre tale frequenza la sensibilità diminuisce parecchio, da cui la necessità di trovarsi a breve distanza per far funzionare l'"exploit" in oggetto Leggi tutto
8-9-2017 19:51

Microfoni e altoparlanti vengono progettati per funzionare nella banda delle frequenze udibili, cioe' 20-20mila Hz. Ma solo i dispositivi di alta qualita' (e piu' costosi) funzionano in tutta la banda. Quelli piu' economici, sono costretti a fermarsi prima (es: 40-18mila Hz). Quindi mi sembra molto strano che un microfono, non... Leggi tutto
8-9-2017 17:54

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