In silenzio, Microsoft ha aggiunto a Windows un client e un server nativi.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-12-2017]
Una delle seccature che gli utenti più esperti di Windows dovevano affrontare sinora - e che gli utenti comuni probabilmente nemmeno considerano - è la mancanza, nel sistema operativo di Microsoft, di alcuni piccoli strumenti utili.
Per esempio, fino a oggi chi voleva collegarsi a un server OpenSSH - software open source che permette di comunicare in rete tramite il protocollo Ssh - non trovava un programma adatto già integrato, ma doveva affidarsi a soluzioni di terze parti, come l'apprezzato Putty.
Silenziosamente, Microsoft ha cambiato tutto ciò. Con il Fall Creators Update Microsoft ha inserito in Windows 10 una versione beta di un client e di un server OpenSsh, che possono essere installati manualmente come funzionalità facoltative di Windows.
Per farlo, è necessario aprire il menu Impostazioni e aprire la sezione App e funzionalità, per poi scegliere la voce Gestisci funzionalità facoltative.
A questo punto, selezionando Aggiungi una funzionalità verrà proposto un elenco in cui, ai primi posti, saranno visibili il client e il server OpenSsh.
Se al momento non c'è ancora alcun annuncio ufficiale della nuova funzionalità da parte di Microsoft il motivo è che ancora non è stata realizzata una versione stabile del client e del server OpenSsh.
Ciò significa anche che le versioni beta attualmente disponibili per Windows 10 potrebbero non funzionare sempre correttamente (come, d'altra parte, tutte le versioni beta di qualsiasi software).
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Microsoft ha tuttavia fatto sapere, per bocca del project manager di PowerShell, Joe Aiello, che i lavori saranno conclusi nel prossimo futuro, e che ancora non sono completi perché «al momento la configurazione del server è un po' complicata».
Tutto ciò, oltre a fornire una comodità importante per un certo numero di utenti, è segno del cambio di mentalità che pare aver avuto luogo in Microsoft sin da quando Satya Nadella ha assunto il ruolo di amministratore delegato.
Pare che l'azienda di Redmond abbia deciso di andare al di là dei confini che s'era data tempo fa, aprendo anche all'open source in una maniera intelligente pur restando legata al paradigma opposto: in questa linea si può leggere l'introduzione del sottosistema Linux per Windows e, ora, l'adozione di OpenSsh.
Questa nuova apertura non è limitata soltanto a Windows: l'arrivo di Visual Studio su piattaforma Mac e il rilascio di diverse app per Android e iOS testimonia che il colosso di Redmond sta testando nuove strade, anche passando attraverso la collaborazione con le piattaforme rivali e la comunità del software open source.
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