Gli autori del furto sono gli stessi che avevano già violato Nvidia.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-03-2022]
Dopo essere penetrati nei sistemi di Nvidia e aver sottratto 1 Tbyte di dati, gli hacker del gruppo Lapsus%$ hanno aggredito Samsung, riuscendo a mettere le mani su 190 Gbyte di dati.
Quando la notizia di quanto accaduto aveva iniziato a diffondersi, pochi giorni fa, Samsung aveva preferito non commentare. Ora però s'è trovata costretta ad ammettere che è tutto vero, e a specificare che cosa le è stato rubato.
«C'è stata una violazione della sicurezza a danno di alcuni dati aziendali interni» ha dichiarato il colosso coreano. «In base alla nostra analisi iniziale, la violazione riguarda codice sorgente relativo al funzionamento dei dispositivi Galaxy, ma non include informazioni personali dei nostri clienti o dei nostri dipendenti. Al momento crediamo che ciò non avrà alcun impatto sulle nostre attività o sui nostri clienti».
Pur riconoscendo l'avvenuto attacco, Samsung non ha confermato l'identità del gruppo di hacker che ha rivendicato l'operazione, ma si è concentrata sul ribadire come siano già state messe in campo delle misure per evitare che situazioni di questo tipo si ripetano.
Resta da vedere, ora, quale sarà il comportamento di Lapsus$. Quando ha attaccato Nvidia, ha anche provato a ricattare l'azienda: se questa non avesse acconsentito e rimuovere i limiti imposti al mining delle criptovalute tramite le schede grafiche con chip dell'azienda, i dati rubati sarebbero stati resi pubblici.
Nvidia s'è rifiutata di negoziare, e il rilascio dei dati è iniziato. Nel caso di Samsung, non sappiamo se gli hacker si siano messi in contatto con l'azienda e se abbiano formulato delle richieste per evitare la pubblicazione del materiale sottratto.
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